Come può, quel maledetto idraulico di Antonello Valentini scrivere un post sulla sua pagina facebook e intitolarlo: “Allarme rosso per il Bari”? Che ne può sapere lui che la straordinaria gestione Giancaspro-Sogliano può essere in procinto di attraversare tempi duri, soprattutto dopo gli oltre 10 milioni di euro già sborsati dall’imprenditore di Molfetta?

Addirittura Valentini, che tra l’altro è barese di origine e per questo non dovrebbe creare allarmismi, paventa l’ipotesi che la COVISOC, la Commissione di Vigilanza sulle Società, ha già trasmesso alla Procura federale la segnalazione per gli omessi pagamenti di INPS e IRPEF da parte del FC Bari. E come se non bastasse, alla fine del suo post, scrive: “Deferimento in arrivo”. Ma scherziamo?

Quali informazioni di prima mano può avere un ex direttore generale della FIGC, che per anni si è occupato della comunicazione della nazionale italiana di calcio? La sua affidabilità è talmente bassa, poi, da aver convinto anche alcuni tra i giornalisti più scettici a tirare in ballo l’ipotesi di un deferimento sulle colonne di giornali blasonati e non certo schierati contro il duo Giancaspro-Sogliano. Sempre si possa ancora tirare in ballo la storiella dei pro e contro.

Il comunicato del FC Bari 1908, poi, non ha fatto altro che lasciare aperto ogni dubbio possibile, anche perché non reso noto all’indomani del primo articolo di giornale, ma appunto dopo il post di Valentini. Una dichiarazione moscia, senza piglio – al contrario delle recenti invocazioni strappalacrime – per dire tutto e il contrario di tutto. La domanda alla quale bisogna dare una risposta è semplice e diretta: il 16 marzo scorso sul conto corrente della società biancorossa c’erano abbastanza soldi per far fronte al pagamento dei contributi ai propri tesserati?

Nel caso la risposta fosse sì, i tifosi accecati dall’amore non avrebbero nulla di che temere, anche se il pagamento di quei contributi fosse stato fatto effettivamente il 21 o 22 marzo. Non dovessero esserci stati abbastanza soldi sul conto, invece, ci sarebbe di che preoccuparsi. Non ci sarebbero molte alternative al deferimento o peggio ancora alla penalizzazione dovessero essere individuati i presupposti. Se si volesse essere più incisivi, bisognerebbe anche chiedersi e chiedere come mai la COVISOC interviene sui pagamenti di marzo e non lo abbia fatto in altre occasioni.

Dovendo essere l’eventuale penalità combinata entro la fine di questo campionato, ed essendo il 18 maggio l’ultima giornata, è chiaro che l’arcano avrebbe i giorni contati. Dal canto nostro ci auguriamo che il Bari non sia costretto a perdere posizioni in classifica. I play off sono alla portata degli uomini di Grosso. Metterli in discussione per il mancato pagamento dei contributi, in una società che più di una volta ha difeso con le unghie e coi denti la sua voglia di essere una grande società, sarebbe particolarmente paradossale.