Nemmeno Gioele Dix avrebbe potuto immaginare una storia così assurda e violenta da appiccicare addosso al suo celeberrimo “automobilista incazzato”. Sì, perché proprio questo pare sia successo a Bitonto, poco prima dell’ora di pranzo. Un automobilista furioso, probabilmente di fretta per chissà quale ragione, o forse solo perché quello è il suo carattere, ha deciso di affrontare con un coltello Giuseppe Muscatelli, 25enne di Bitonto.

Il ragazzo era rimasto coinvolto in un tamponamento. Una cosa da poco, ma la sua auto impediva all’automobilsita furioso di passare. La discussione diventa violenta e quell’uomo, spinto da chissà quale ragione, ha affondato il coltello nel petto di Giuseppe. Sulla pagina facebook della vittima continuano a sovrapporsi pensieri increduli, di affetto e stima, anche per la sua fidanzata.

Una morte senza senso, perché mai si può tollerare la violenza, soprattutto quando è così inaudita e per motivi così banali. Adesso è partita la caccia all’uomo, saranno visionate le telecamere, qualcuno tra i presenti ha già fornito l’identikit di quell’automobilista. In un sussulto di dignità c’è sempre la speranza che un uomo, magari a sua volta padre, possa trovare il coraggio di andare a costituirsi, ma forse non è un gesto contemplato nella mente di chi va in giro con un coltello in tasca e lo utilizza alla prima occasione, non per spaventare, ma per uccidere e poi scappare.

La giustizia in questo caso va pretesa, seppure il dolore per una morte così atroce non può avere pace. E il pensiero corre ai familiari pronti a tutto pur di salvare quel ragazzo. Più volte ce lo siamo detti: abbiamo raggiunto una deriva preoccupante e purtroppo sarà sempre peggio se non riusciremo a ritrovare tutti la tollerenza necessaria per far valere le nostre ragioni.