L’imboscata, se così la possiamo chiamare, avendo fin da subito capito chi si celava al telefono, è scattata ieri: “Ho letto il suo ultimo pezzo sulla telecardiologia, lavoro con Dattoli, mi chiamo Schino e ho delle cose per lei sulla telecardiologia”. Come al solito non ci tiriamo indietro perché non abbiamo niente da nascondere. Sulla vicenda siamo indagati – per i pochi che ancora non lo sapessero – e speriamo di essere ascoltati nelle sedi opportune prima o poi.

All’appuntamento, manco a dirlo, si presenta Luigi Fallacara insieme allo sconosciuto cameraman e ad Aurelio Cianciotta, evidentemente tre compari di scorribande fax-giornalistiche. Fallacara, lo stesso che continua a deridere l’amica e collega Fortunata Dell’Orzo, continuando a chiamarla Sfortunata dell’Orgia, nonostante sia in un letto di ospedale a lottare per la sua vita. Fallacara incalza, chiede se a pagare le nostre inchieste sulla questione del 118, che tanto hanno fatto per scoperchiare gli abusi del sistema, sia mio zio Gianni Emilio, arrestato e finito sotto processo proprio per faccende legate al 118, ben prima della nascita del nostro giornale. Faccende di cui, ai tempi di Leggo, io stesso ho scritto senza sconti per nessuno.

Affermazioni gravissime, senza uno straccio di prova, perché non rispondenti alla verità. Questa prima parte la vedrete, probabilmente, nel video che pubblicheranno su Youtube e Facebook Fallacara, Cianciotta e quell’altro tizio con la fotocamera in mano, che non commenta, ma non vuole essere immortalato al fianco di Fallacara. Non è disprezzo, ma se ce lo avesse detto, avremmo riportato anche il suo nome. Da questo punto in poi, telefono al mio cameraman, perché evidentemente per l’ego eccessivo il suo blitz Fallacara lo ha fatto proprio di fronte alla nostra redazione. Di quanto succede da quel punto e fino a quando l’auto del trio riparte, potrete assistere nel video che pubblichiamo integralmente.