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L’altra sera ero all’ospedale San Paolo. Motivi personali. La struttura è nelle mani degli abusivi. Lo abbiamo raccontato a profusione. Lo hanno fatto anche decine di altri colleghi: reportage di ogni tipo su parcheggiatori e venditori di cibi e bevande. All’improvviso, però, succede una qualcosa che mi fa venire in mente l’ormai celeberrima dichiarazione del sindaco di Bari Antonio Decaro: Vorrei essere un super eroe per catturare tutti i criminali della città.

Io, invece, in quel preciso momento avrei voluto essere un sindaco per chiamare le forze dell’ordine e non sentirmi rispondere: per ora non possiamo mandare nessuno. Aspetto fuori dal reparto perché l’orario delle visite è passato da un’ora, ma proprio non ce l’ho fatta a liberarmi prima dal lavoro. Per me nessuna possibilità di salutare il congiunto ricoverato. Nessun ostacolo, invece, all’ingresso nello stesso reparto dell’abusivo col carrello della spesa carico di panini (fatti chissà quando e come), patatite e bevande.

Un giro da parte a parte nel corridoio, la classica domanda “Serve qualcosa?” e poi via in un altro reparto. Non a piedi come me perché l’ascesore fa un rumore sinistro e quindi preferisco le scale, ma con l’elevatore accanto, quello riservato a pazienti e personale per il cui utilizzo ci vuole la chiave, di cui ovviamente l’abusivo è in possesso. Non fosse la chiave, in ogni caso la blocca e sblocca a piacimento.

Siamo a Bari, dove qualcuno spera ancora che la gente, anche maleducati e ineducati, diventi #perbene con quattro multe e l’auto unzione. Suole delle scarpe più consumate e maggiore presenza nei posti in cui persino le pietre individuano come l’emblema dell’illegalità, avrebbero più efficacia. Prima di potermi mettere in macchina e ripartire ho dovuto spiegare al parcheggiatore, pure lui abusivo – mentre i colleghi mettevano da parte il carrello e s’infilavano in macchina – che soldi da me non ne avrebbe avuti. La sua risposta la dice lunga su tutta la faccenda: “Ce ssi deverse da l’alde”. Sì, grazie al cielo non siamo tutti uguali. Per tutto il resto ci saranno i Rambo del Gisu, il corpo speciale della Municipale, che non potranno fare ordine pubblico.