Tempo c’è voluto, tanto veleno e molte denunce da parte nostra, per fortuna non c’è mai scappato il morto in questi mesi – pur essendoci andati vicini almeno un paio di volte – ma alla fine sono arrivate le nuove ambulanze in alcune postazioni aziendali del 118 nella Asl di Bari. Cinque su sette, per essere precisi. Non abbastanza dunque, ma è meglio di niente. La cosa più importante è che le prime a ricevere il nuovo mezzo di soccorso siano state Altamura, Gravina e Santeramo, là dove c’erano i mezzi più disastrati, quelli di cui abbiamo scritto tante e tante volte, quelle per cui è stato necessario chiamare in sostituzione, pagandole col conseguente sperpero di denaro pubblico, le associazioni di volontariato ogni volta che l’ambulanza finiva in officina per le costose e necessarie riparazioni. Nei prossimi giorni nuove ambulanze arriveranno a Putignano e Alberobello, ci sarà invece da attendere a Noci e Locorotondo.

Per i corti di memoria, le ambulanze finalmente andate in pensione sono quelle per cui il non più dimissionario coordinatore del 118 barese Antonio Dibello, ci ha tolto il saluto dopo essersi fatto sfuggire che fossero da rottamare, confessione da noi pubblicata e che ci valse l’interruzione di ogni rapporto appunto. Le ambulanze-catorcio sono state fin dall’inizio il cavallo principale delle battaglie portate avante da Francesco Papappicco, il medico e sindacalista della FSI 118, oggetto di due ridicoli procedimenti disciplinari. Come abbiamo già dimostrato, procedimenti costruiti ad arte forse proprio per zittire le continue denunce sullo stato dell’arte nell’emergenza-urgenza barese.

Ben vengano dunque le nuove ambulanze, quantomeno possiamo dire che una battaglia per la salute dei cittadini è (in parte) vinta. In parte, perché mancano due ambulanze all’appello, ma anche perché su quelle postazioni ci sono le ombre del ricorso al Tar delle associazioni di volontariato, vincitrici di un bando pubblico prima emanato e poi ritirato dallo stesso direttore generale della Asl Vito Montanaro.

Il direttore a nostro avviso ha un’idea di eccellenza estremamente personale visto che considera tale l’ospedale Perinei di Altamura nonostante sia a corto di personale e manchi l’emodinamica, giusto per fare un paio di esempi, e visto che, secondo Montanaro, con le nuove ambulanze la Asl «si impegna a mantenere livelli di qualità elevati». Di sicuro i nuovi mezzi non si scasseranno mentre trasportano un paziente dalla rianimazione del Perinei a quella del Policlinico. Di sicuro il cambio non si bloccherà, facendo correre il rischio ad equipaggi e pazienti di finire fuori strada.

Secondo noi sono solo il punto di partenza, il minimo sindacale, per parlare di un servizio almeno decente. Ma è solo il nostro punto di vista sia chiaro, noi non dirigiamo una Asl, noi abbiamo solo il compito di scrivere quando la Asl mette a rischio la vita dei pazienti mandandoli in giro su mezzi da rottamare.

Per completezza, qui di seguito ecco la nota integrale diffusa dalla direzione generale della Asl:
«Sono state equipaggiate secondo le normative vigenti le ambulanze a disposizione dell’utenza e a supporto dei servizi forniti dalla Azienda Sanitaria Locale di Bari presso le postazioni 118 di Altamura, Gravina e Santeramo. Dotate di gomme termiche, le tre ambulanze sono già attive dopo aver superato il collaudo della strumentazione elettrobiomedicale di bordo. Nei prossimi giorni, entro la fine della settimana, saranno consegnati gli altri due mezzi alle postazioni di Putignano, Alberobello».

«Rafforzare e potenziare mezzi e servizi – scrive il Direttore Generale della ASL di Bari – significa migliorare la qualità ed innalzare gli standard di sicurezza a beneficio dell’utenza. Sono soddisfatto perché ogni singola ambulanza è un prezioso sostegno alla cittadinanza: rafforza un servizio indispensabile come quello dell’emergenza territoriale. Si tratta di ambulanze tecnologicamente all’avanguardia grazie alle quali la ASL di Bari si impegna a mantenere livelli di qualità elevati. I mezzi a disposizione e la professionalità degli operatori sono indispensabili per garantire un servizio di eccellenza alla nostra comunità. Il miglioramento continuo e costante dei servizi – conclude il Dottor Vito Montanaro – è l’obiettivo primario della Direzione Strategica della ASL di Bari».