“Fallimentare, eppure Meravigliosa”. Il giornalista Mediaset Pierluigi Pardo, ha titolato così un articolo sul suo blog, il giorno dopo aver presenziato all’anteprima del film “Una meravigliosa stagione fallimentare”, la pellicola che ripercorre la “remuntada” del Bari nel campionato culminato poi con il passaggio di consegne al vertice della società biancorossa.

Un’analisi di cuore, da appassionato di calcio, di chi vive il pallone quotidianamente con spensieratezza e spirito di abnegazione. Pierluigi Pardo è rimasto positivamente colpito, e ha deciso di condividere il suo pensiero anche con un messaggio sulla sua pagina Facebook, invitando gli amanti dei prati verdi di tutta Italia a vedere un film che, a suo dire, “potrebbe strappare una lacrima anche al più accanito tifoso del Lecce“.

Dicono che il calcio può unire, teoricamente, ma non in pratica, nel caso specifico. Sì, perché il suo messaggio è stato letto come un affronto diretto da parte di molti tifosi del Lecce. È stato trasformato in un’occasione qualunque per sparare a zero su una tifoseria, quella biancorossa, e su una squadra “rea” a detta di taluni “di aver mandato i giallorossi in Lega Pro”. E giù di lì una serie di botta e risposta tra tifosi. Dal più vintage “Bari colera” all’intramontabile “sono contento senza Salento”. Insomma, dagli sfottò agli insulti, alcuni dei quali tanto pesanti da aver indotto lo stesso Pardo a scrivere un nuovo messaggio su Facebook.

È un rimprovero questa volta, senza mezzi termini, a tutta quella gente che “non riesce a vedere oltre il proprio naso”. L’obiettivo non era infatti quello di scatenare l’ennesima faida tra tifosi. Bensì un invito a vedere un film che elogia l’atteggiamento di una tifoseria che è stata in grado di rialzarsi dal baratro, di seguire la propria squadra ovunque, nonostante la drammatica situazione societaria. L’invito è quello di lasciarsi trasportare “dall’estasi illogica del calcio e del tifo, troppo umano”.

Forse ha dato fastidio proprio questo. Il fatto che sia stato portato come esempio il tifo di una squadra rivale, “piccola”, ai tempi fragile, una qualunque squadra di serie B. Ma che oggi è diventata meritatamente il modello da seguire in tutti gli stadi d’Italia.

Conclude Pardo, “se vi piace il football, questo film è un must”. Noi ci permettiamo di aggiungere che se non avete mai visto una vera tifoseria, avete l’occasione di sedervi sugli spalti del San Nicola.