Si sono concluse le indagini preliminari nei confronti dell’ortopedico 66enne originario della provincia di Lecce, finito ai domiciliari lo scorso novembre con l’accusa di abusi sessuali su alcune pazienti. All’inizio dell’inchiesta le presunte vittime erano cinque, numero salito a otto dopo gli accertamenti svolti dalla Procura. A denunciare per prima è stata una 50enne, che si è rivolta ai carabinieri di Casarano. Attraverso microspie piazzate nello studio del medico, sarebbero stati raccolti elementi di colpevolezza nei suoi confronti. La 50enne, presunta vittima, avrebbe raccontato di essersi rivolta al medico per un problema alla schiena. Dopo averla fatta adagiare sul lettino, le sarebbe stata somministrata per inalazione una sostanza che l’avrebbe resa semicosciente, impedendole di reagire agli atti sessuali compiuti. La donna, appena ritrovate le forze, sarebbe poi fuggita via dallo studio spaventata.