“Noi abbiamo sbarellato dopo 16 ore. Il paziente è arrivato alle 13:40 del 4 gennaio è stato sbarellato alle 5:40 del 5 gennaio”. Torniamo a parlare della fila di ambulanza che si è formata al Pronto Soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto. Quello che avete letto è uno dei messaggi scambiati tra gli operatori del 118 rimasti bloccati ieri con i pazienti a bordo.

Le immagini, a quasi un anno ormai dallo scoppio della pandemia e che credevamo di non dover pubblicare più, hanno subito richiamato alla mente quanto successo negli ospedali del Barese e su cui più volte abbiamo purtroppo dovuto scrivere. Secondo quanto ci hanno riferito alcuni soccorritori, l’ultima ambulanza che trasportava un covid positivo avrebbe sbarellato alle 12 di questa mattina.

Sulla vicenda al Asl di Taranto a diramato in giornata un comunicato stampa: “La fila di ambulanze rilevata nella serata del 4 gennaio – scrive l’Azienda Sanitaria Locale – è dovuta alla necessità di sanificare due mezzi, a causa del precedente trasporto di due pazienti positivi al Covid-19. Occorre richiamare la popolazione a un corretto utilizzo del Pronto Soccorso, allo scopo di non intasare le strutture deputate alla gestione delle emergenze, ricordando che il Pronto Soccorso non sostituisce il medico di medicina generale, e che bisogna recarvisi solo in casi di concreta necessità e urgenza”.

“Nel periodo dal 1° al 4 gennaio 2021 – si legge ancora nel comunicato – il Pronto Soccorso dello stabilimento “SS.Annunziata” di Taranto ha fatto registrare nel complesso n. 446 accessi. Tra questi, il triage ha classificato con codice di urgenza rosso n. 60 casi, pari a poco più del 13%. Circa la metà dei casi sono stati classificati con codice bianco o verde, che denotano non urgenza o urgenza minore. Nello stesso lasso di tempo, sono stati dimessi dal Pronto Soccorso n. 434 pazienti, dei quali appena l’8% in codice rosso, inviati nei reparti, mentre ben oltre la metà (all’incirca il 55%) in codice bianco o verde”.