La carenza cronica di organico, e il conseguente super lavoro della Polizia Penitenziaria, registra un nuovo episodio che avrebbe potuto avere conseguenze drammatiche, fortunatamente scongiurate. Nel carcere di Taranto, mentre i detenuti raggiungevano l’area esterna, adibita al passeggio pomeridiano, si è sfiorata una mega rissa.

Oltre 40 carcerati della sezione 3A – GIUDICABILI hanno tentato di entrare nel cortile della sezione 1A ALTA – SICUREZZA, allo scopo di vendicare l’aggressione ai danni di un tarantino, avvenuta il giorno prima ad opera di detenuti di origine barese, nella sezione 3A, dove sono ristretti figlio e cognato del malcapitato, che ha riportato la rottura del setto nasale. L’azione vendicativa non si è concretizzata grazie al deciso intervento degli Agenti della Polizia Penitenziaria.

Da qui l’ennesimo grido d’allarme degli uomini in divisa: “Confermo l’impegno della Federazione Sindacale a favore dei colleghi di Taranto – ha detto il Segretario Generale del Cosp, Domenico Mastrulli  – ma anche degli altri istituti limitrofi, che versano in gravi condizioni di precarietà e di scarsa presenza di poliziotti. Mi attendo una incisiva azione del Provveditore Regionale della Puglia – ha concluso -. Se sei presente, batti un colpo”.

Il 31 maggio lo stesso Cosp ha proclamato lo sciopero generale e organizzato un sit-in davanti alla Prefettura di Barletta. Oltre a Mastrulli, parteciperanno il segretario provinciale, Mario Curci, e il segretario territoriale, Nicolantonio Dì Filippo. Al termine del sit-in, la federazione sindacale ha chiesto di incontrare il Prefetto.