Traffico di droga, furti seriali ai danni di esercizi commerciali, privati e piccoli imprenditori e furti di quintali di olive e uva da tavola nelle campagne. Sono questi i reati contestati dai Carabinieri a dieci persone di Bisceglie: a capo dell’organizzazione c’era Vincenzo Di Liddo, 50enne del posto soprannominato “U buc”, al quale la misura cautelare è stata notificata in carcere.

Le indagini hanno riguardato anche alcune donne, tra le quali la convivente di Di Liddo, Margherita Ciccolella, e le sue figlie Nunzia ed Emanuela. Queste ultime in un’occasione avrebbero perfino minacciato due guardie campestri perché tacessero su un furto di olive che il gruppo stava mettendo a segno.

Il gruppo criminale si avvaleva anche di armi da fuoco. Al blitz hanno partecipato una cinquantina di militari supportati da unità cinofile e da un elicottero. Nel corso delle indagini erano state arrestate in flagranza di reato per spaccio e furto altre cinque persone. Inoltre sono stati sequestrati 1,5 chili di marijuana e 900 grammi di hashish, trovati nascosti nel vano tecnico di un ascensore.