Un uomo di circa 55 anni ha rischiato la vita perché non ci sono abbastanza mezzi e attrezzature adatti al trasporto dei pazienti bariatrici. Non più di tre settimane fa avevamo pubblicato la perentoria denuncia di Saverio Andreula, presidente dell’Ordine degli Infermieri di Bari. I riflettori dell’Ipasvi erano puntati sull’assenza di barelle adeguate al trasporto dei grandi obesi e ai pericoli corsi dal personale del 118, ma ciò che è successo ieri al quartiere Libertà, in via generale De Bernardis, contribuisce a sottolineare quanto la situazione sia allarmante.

Il paziente, di circa 200 chili, ha rischiato di rimetterci la pelle e probabilmente sarebbe morto avesse avuto un infarto e non un problema respiratorio, seppure importante. Per raggiungere il vicino, anzi vicinissimo Policlinico, infatti, l’uomo ha dovuto attendere tre ore e mezza. Sì, proprio così.

L’ambulanza è arrivata sul posto intorno alle 11.20, ma è giunta in ospedale non prima delle 15. Anche i vigili del fuoco, intervenuti anche con la squadra Saf per smontare le persiane e far scendere l’uomo dal balcone al terzo piano, avessero operato a tempo di record, sarebbe cambiato poco una volta portato l’umo per strada.

Il problema era quello di reperire un’ambulanza “senza pianale”, che consentisse il trasporto della toboga (la barella impiegata in questa occasioni). Sì, perché le due a disposizione erano occupate e quindi i soccorritori intervenuti sul posto hanno dovuto pregare l’associazione Operatori Emergenza Radio di intervenire con il proprio mezzo. Non è la prima volta che succede.

Nonostante la condizione di estrema emergenza, tre ore e mezza per portare il paziente in ospedale appaiono francamente eccessive. In condizioni regolari l’operazione non avrebbe portato via più di una quindicina di minuti. Per fronteggiare la situazione, la Centrale operativa del 118 aveva mandato sul posto la postazione di Japigia e l’automedica Bari 1, che hanno provveduto a stabilizzare il paziente coi farmaci.

L’alternativa in questi casi potrebbe essere un’ambulanza specifica per il trasporto dei pazienti bariatrici. L’unico e non trascurabile problema, però, è il fatto non entrerebbe in tutte le camere calde dei pronto soccorso baresi.