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Gli infermieri professionali, gli assistenti sanitari e vigilatrici d’infanzia del collegio IPASVI di Bari contestano il trasporto per i pazienti bariatrici, ovvero con problemi di obesità, attraverso il sistema emergenza urgenza territoriale del 118.

“La indisponibilità di un parco autoambulanze dedicate al trasporto di pazienti bariatrici – spiegano nel comunicato – determina all’occorrenza l’utilizzo di una ambulanza del Policlinico di Bari che tuttavia non è fornita del supporto barella”.

“Il paziente obeso – continuano – viene preso in carico nell’ambito dei servizi 118, con l’impiego di una barella “toboga” posizionata direttamente sul pianale del mezzo. Ciò determina l’elusione delle norme di sicurezza che prescrivono le modalità di ancoraggio della barella”.

“Tale situazione determina, per improvvise e brusche frenate, così come per improvvise accelerazioni o sobbalzi, il rischio che la toboga scivoli sul pianale mettendo a repentaglio la vita dello stesso paziente e dei sanitari – concludono nel comunicato -. In sintesi, si ritiene che la procedura di soccorso in uso per i pazienti bariatrici, evidentemente difforme da altri sistemi regionali, è censurabile poiché pericoloso per tutti”.

L’intento dell’IPASVI è quello di aprire un tavolo di confronto istituzionale con i dirigenti dell’ASL, Policlinico, Coordinamento 118, nonché con l’assessore alla Salute, per trovare soluzioni percorribili alla problematica da loro esposta.