Il M5S continua a puntare i riflettori sullo scandalo telecardiologia che sta attanagliando la nostra Regione. Ne scrive a ruota libera, in una nota stampa, la consigliera pentastellata Antonella Laricchia.

​”Una battaglia per la verità, l’onestà e la giustizia, per quanto ardua, vale sempre la pena combatterla. – dichiara Antonella Laricchia che continua – con una delibera fasulla è stato sostituito un servizio di Telecardiologia certo, trasparente ed efficiente con un altro dalla spesa e dal funzionamento incerto,attivato con “firme apocrife”, senza aver adeguatamente formato gli operatori. Le circostanziate situazioni di fatto di rilevanza penale, tra l’altro non smentite dagli interessati, che il Movimento ha appreso da testate giornalistiche anche telematiche, che hanno pubblicato documenti e registrazioni audio riguardanti le persone fisiche alla direzione del Policlinico, dell’area Salute della Regione Puglia e l’ex assessore alla Salute, (il tutto è rintracciabile digitando “Scandalo Telecardiologia” nel motore di ricerca) che comprometterebbero in modo grave ed irreparabile la legalità, trasparenza, certezza, buon andamento, imparzialità dell’azione amministrativa regionale, facendo così affievolire l’azione della Pubblica amministrazione a mero interesse privato in danno dell’interesse pubblico, hanno conseguito quale unico risultato quello dell’enfatizzazione del clima omertoso presente nel mondo della sanità pugliese.”

​”Lo stato di diritto – tuona la Laricchia – impone a chi esercita il potere pubblicistico di non restare spettatore. Lo stato di diritto, a tutela dei suddetti soggetti coinvolti, impone provvedimenti cautelari. Invece nulla di tutto questo. Anzi, il manager pontifica in televisione, reiterando comportamenti che speriamo la magistratura quanto prima chiarisca. Il Presidente/Assessore Michele Emiliano, invece, serba un silenzio indubbiamente esistenzialista, di cui Sartre probabilmente sarebbe stato fiero. Ci chiediamo, quindi, quando Emiliano deciderà di liberarsi del dubbio amletico che lo assilla e cioè se è il Presidente di tutti o l’Assessore di pochi.”

​”Nel frattempo – conclude la Laricchia – noi del M5S abbiamo presentato un nuova denuncia perché riponiamo piena fiducia in quella Magistratura autonoma, libera ed indipendente, che sosteniamo e sosterremo sempre, ligi servitori dello Stato e non di casta, che ristabilisca ordine e legalità perché troppo spesso gli onesti vengono ingiustamente perseguiti e i malfattori cautelati”.

E dopo la denuncia Ipasvi arriva anche il commento di Ignazio Zullo, presidente del gruppo Oltre con Fitto. “Quando l’innovazione tecnologica invece che semplificare e migliorare un servizio lo complica, mettendo a rischio operatori e pazienti, non si può restare in silenzio – scrive Zullo – di fronte alla denuncia della Federazione Nazionale Collegi Infermieri professionali, Assistenti sanitari, Vigilatrici d’infanzia che in modo puntuale raccontano le difficoltà che gli infermieri del 118 riscontrano nell’utilizzo del sistema di telecardiologia Helis non si può far finta di niente. Fin dall’inizio di questa vicenda abbiamo espressamente chiesto all’assessore alla Sanità, nonché presidente Michele Emiliano, di vestire nuovamente la toga e di fare al più presto chiarezza. Ora siamo convinti che anche il Consiglio regionale non possa rimanere estraneo”.

“Non ci interessa fare gli investigatori, questo ruolo spetta ad altre Istituzioni – continua Zullo – ma vogliamo capire se ci sono pazienti che invece di essere salvati sono a rischio assistenza. Per questo motivo invito il presidente della Commissione Sanità, il collega Romano, ad convocare immediatamente gli autori della denuncia (Ipasvi) e i dirigenti Asl e Policlinico di Bari per fare il punto sul servizio di Telecardiologia e valutare i provvedimenti di competenza che il Consiglio può proporre al governo”.