Nell’ambito della nona edizione del Bari International Gender Festival si inaugura oggi pomeriggio, alle 18.30, nell’ex Tesoreria di Palazzo di Città in via Roberto da Bari 1, alla presenza dell’assessora alla Culture Ines Pierucci, la mostra di Regina José Galindo, artista visiva sudamericana, l’ospite più atteso del festival.

La mostra abbraccia 4 opere video, realizzate tra la fine degli anni Novanta e il 2013, testimonianze della violenza esercitata dal potere. Dal genocidio di Stato avvenuto in Guatemala alla violenza che quotidianamente viene perpetrata sulle donne come soggetti marginalizzati e razzializzati. Nel cortile di Palazzo di Città saranno presenti anche delle poesie scritte dall’artista. La mostra sarà visitabile gratuitamente tutti i giorni, esclusa la domenica, dalle ore 11 alle 19 fino al 16 novembre. La visione è consentita a un pubblico over 16.

Il Bari International Gender Festival promosso e organizzato dalla Cooperativa sociale AL.I.C.E. (Area Arti Espressive) e diretto da Miki Gorizia e Tita Tummillo, proseguirà per tutto il mese di novembre con un fitto programma di attività spettacolari e culturali: cinema, performance, musica, danza, dialoghi e public program. Informazioni complete sul sito www.bigff.it

 

Regina José Galindo

Artista visiva, performer e poetessa sudamericana, Galindo utilizza il contesto locale del Guatemala, suo paese di origine, per esplorare e denunciare le implicazioni etiche della violenza sociale e le ingiustizie legate alla discriminazione razziale e di genere, gli abusi ai diritti umani e le diseguaglianze nelle dinamiche di potere delle società contemporanee.

La vasta produzione che da sempre la contraddistingue mira a generare nel pensiero un punto critico che segnala, denuncia e impegna a giudizio le diverse azioni abusanti a cui sono sottoposti vari gruppi sociali, normalizzate nel corso degli anni e del silenzio che lei rompe. Galindo ha ricevuto il Leone d’Oro come Miglior Artista Giovane alla 51a Biennale di Venezia e, nel 2011, il Prince Claus Awards per la sua capacità di trasformare l’ingiustizia e l’indignazione in atti pubblici. Di recente ha ricevuto il premio Robert Rauschenberg della Foundation for Contemporary Arts.

Galindo ha partecipato alle più importanti manifestazioni artistiche come Biennale di Venezia; Documenta 14 ad Atene e Kassel; Biennale Internazionale di Cuenca; Biennale delle Arti Grafiche di Lubiana; Biennale di Shanghai (2016); Biennale di Sydney; Biennale di Mosca; Triennale di Auckland, tra le tante.