Per la rassegna di spettacoli e laboratori “Luna Barese”, ideata dal direttore artistico del Teatro Abeliano Vito Signorile per il progetto dell’Assessorato alle Culture del Comune di Bari “Le due Bari 2023”, domenica 13 alle 18 al Teatro Abeliano (ingresso libero) andrà in scena “SUD” di e con Sergio Rubini, con il pianista Michele Fazio.
Sergio Rubini ha concepito il suo spettacolo SUD viaggiando sui binari divaricati tra miseria e povertà come testimoniò Matteo Salvatore in un’intervista, o che viene ricordato per i marioli, i cosiddetti furfanti o ladruncoli alla “Vincenzo De Pretore” di Eduardo De Filippo, ma anche e soprattutto per la bellezza dell’arte. È un Sud della superstizione, della devozione, dei cine-proiettori sulle spiagge salentine de “La guerra dei cafoni” di Carlo D’Amicis o dei cattivissimi come si legge nei “Persiani” di Eschilo o ancora di coloro che hanno soprannomi come quelli segnati dal poeta grumese Giacomo D’Angelo.
«Il sud è il luogo della filosofia, della tradizione, ma principalmente è futuro – commenta Rubini -. Ho avuto la fortuna, insieme a Michele Fazio, di essere nato da genitori che ci hanno trasmesso l’amore per il teatro e ora coltiviamo questo sogno, orgogliosi delle nostre radici». Proprio il connubio con il genere jazz delle musiche (composte ed eseguite al pianoforte da Michele Fazio) realizza una sorta di viaggio, ironico e poetico, tra parole e note, fra storie e personaggi del Meridione d’Italia. Ricordi privati e storie collettive s’intrecciano in una narrazione accompagnata e sottolineata dalla figura di primo piano della cultura e dell’arte del Novecento, da Matteo Salvatore a Eduardo De Filippo, che Rubini cita e recita con fluidità drammaturgica e strutturazione oculata.
Tutto concorre in definitiva a trasmettere una nuova narrazione del Meridione, come afferma lo stesso Rubini: «Basta lamentarsi. Togliamoci questa aria da meridionali e facciamoci rappresentare bene. I meridionali dovrebbero ogni tanto spogliarsi da quell’area di meridionali con la quale vanno in giro e mettere a frutto la bellezza, patrimonio collettivo che si ritrovano». L’arte e la cultura quindi possono attivare tale consapevolezza in un meccanismo virtuoso di rinascita e rigenerazione.
L’ultimo appuntamento della rassegna “Luna Barese”, domenica 27 alle 18, sarà con Orchestra Conductors del Teatro Potlach diretto da Pino di Buduo.