Il 6 Febbraio riaprono le porte del MAT di Terlizzi con una giornata colma di attività gratuite che raccontino la vita quotidiana dello spazio e delle realtà che ogni giorno popolano le stanze del laboratorio urbano.

Il MAT ha attraversato in questi due anni una quantità innumerevole di fasi in cui districarsi con normative diverse, gradi di allerta diversi, possibilità e necessità sempre nuove, annullamenti, rinvii, conferme, nuovi rinvii. Il soggetto gestore Collettivo Zebù ha provato in maniera costante a reinventare il suo entusiasmo e la sua sfida cercando modalità per garantire sempre l’apertura e la continuità dei servizi e delle attività che il ospita.

Non perdere l’entusiasmo ed evitare di disperdere i gruppi di lavoro attivi, le realtà associative, i gruppi informali, i progetti coinvolti con il tempo all’interno dello spazio è sicuramente la necessità più grande alla base di ogni (ennesima) ripartenza.

Il 6 febbraio tutte le realtà attive nel MAT nel ripartono con forza con un evento collettivo presentando delle pillole di ogni singola realtà attività nello spazio: i libri di Un Panda sulla Luna, gli allievi di Fucina del Suono, le produzioni editoriali Almanacco Press, il progetto INTRECCI della Sartoria, i suoni del REH-Recording Studio, le prelibatezze di Musa al Mat, le birre artigianali prodotte da MAT Brewery, l’inclusività di WonderRadio, le esperienze di MAT Teatro le opportunità di SMILE Puglia saranno protagonisti e vi racconteranno tutte le bellezze che vi aspettano nei prossimi mesi fino all’estate.

“Sentiamo la responsabilità di portare avanti il nostro progetto di rigenerazione culturale e sociale della città. È stato un anno complesso ma ci ha dato anche del tempo per guardarci intorno, riprogrammare e ampliare le nostre attività. Abbiamo la necessità oggi di ritornare ad essere luogo in cui chiunque può trovare l’opportunità di vivere le proprie passioni in percorsi che hanno la naturale propensione ad intrecciarsi con gli altri. L’occasione di ricominciare parte dall’idea di spazio aperto della città che è in grado di costruire collettivamente “un senso” e condividere significati.”