Al Castello Svevo di Bari si inaugura il 13 giugno alle 17.30 la mostra “Il potere dell’armonia. Federico II e il De Arte venandi cum avibus”: l’esposizione si articola in tre castelli pugliesi, Castel del Monte, Bari e Trani, e promuove il leggendario volume federiciano e la sua attualità.

La mostra, nata da un’idea di Lorenzo Zichichi e Tommaso Morciano, si snoda in tre sedi ed è realizzata da “Il Cigno GG Edizioni” e “Novapulia”, in collaborazione con l’Università degli Studi di Bologna “Alma Mater Studiorum” e il Centro Studi Normanno-Svevo.

Il primo allestimento è stato inaugurato il 6 giugno scorso a Castel del Monte, riscuotendo grandi consensi. Mercoledì 13 giugno si svolgerà la cerimonia di inaugurazione della mostra nel castello svevo di Bari alle ore 17.30. Il 18 giugno sarà inaugurato l’allestimento nel castello svevo di Trani. Interverranno la direttrice del Polo Museale della Puglia, Mariastella Margozzi, la direttrice dei castelli di Bari e di Trani, Rosa Mezzina, i curatori della mostra Anna Laura Trombetti Budriesi e Ortensio Zecchino, i gestori della concessione Tommaso Morciano e Lorenzo Zichichi.

“La figura di Federico II, mitica nella storia della Puglia – ha dichiara Mariastella Margozzi, direttrice del Polo Museale della Puglia – è il comune denominatore che lega i tre siti di Castel del Monte, Castello di Bari e Castello di Trani, tutti afferenti al Polo museale della Puglia. Questa mostra, con la sua tematica artistica e scientifica del trattato dell’arte venatoria, permette ai tre siti di fare sistema, rinnovando ad ogni tappa l’interesse per il contenitore, per il tema e per la cultura federiciana in Puglia”.

Un’iniziativa di straordinario spessore culturale che vuol far conoscere al grande pubblico l’opera di Federico II e la sua attualità. Il “De Arte venandi cum avibus” è un trattato di circa 600 pagine scritto dal più potente e illustre sovrano dell’Europa Occidentale del XIII secolo. Denota la grande attenzione per la cultura e il sapere da parte di Federico II e di tutta la sua corte.

Nell’iniziativa sono stati coinvolti, ognuno per l’eccellenza che rappresenta nel proprio campo, quattro personalità di primissimo piano. Il Maestro Riccardo Muti ha scelto le musiche per accompagnare il visitatore nella visione e nella lettura del Trattato. Ortensio Zecchino, presidente dell’Enciclopedia Fridericiana della Treccani ha realizzato buona parte degli scatti proprio nei luoghi in cui Federico II era uso andare a caccia. Anna Laura Trombetti Budriesi, ordinaria di storia medievale all’Università di Bologna e massima specialista del Trattato ha realizzato l’apparato scientifico su cui si snoda la mostra. Piero Pizzi Cannella, fondatore della Nuova Scuola Romana ha dipinto le pagine del manoscritto e una monumentale scenografia.

Il visitatore potrà visionare la nuova edizione in italiano del Trattato federiciano. Ci si potrà immergere nella vita e nelle passioni di Federico II, usufruendo di un originale percorso iconografico che alterna miniature medievali a fotografie e dipinti, nell’ambito di un’esperienza accompagnata dalla musica.