L'applicazione per il monitoraggio dei conferimenti utilizzata dal comune di Bitetto.

Il comune di Bitetto ha scelto di modificare la propria tassa sui rifiuti, facendo proprio l’approccio PAYT ovvero “pay as you throw”, paga per quello che butti. La tariffazione puntuale, partita in via sperimentale nel 2019 ed entrata a regime nel 2021, si basa su un principio di premialità che intende ridurre i costi in bolletta per chi si impegna a limitare la propria produzione di indifferenziato.

Questa rivoluzione nel sistema di smaltimento è stata resa possibile dall’introduzione da parte di Navita, gestore del locale servizio di igiene urbana, dell’innovativo modello KAYT – “know as you throw”, conosci ciò che conferisci. Il sistema KAYT, sperimentato nell’ambito del progetto europeo LIFE RethinkWASTE, permette di misurare la quantità e la qualità dei rifiuti prodotti, consentendo a ciascuna utenza di conoscere in tempo reale e migliorare le proprie performance di raccolta differenziata. Per il presidente di Navita,
Antonio Nunziante, si tratta di « uno strumento innovativo a supporto della legalità che rende la tassa dei rifiuti più equa e vicina ai cittadini».

Stando ai dati dell’ultimo monitoraggio effettuato da Ispra-Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, nel 2020 si è registrato un aumento dei comuni italiani che hanno scelto di adottare sistemi di tariffazione puntuale dei rifiuti (129 comuni in più rispetto al 2019). Tra questi spicca nel Sud Italia l’esperienza del comune di Bitetto, guidato da Fiorenza Pascazio: «Abbiamo lavorato con grande energia al modello KAYT nella consapevolezza che solo una profonda informazione e conoscenza da parte dei cittadini rispetto ai conferimenti possa migliorare i risultati della raccolta differenziata. Abbiamo voluto costruire soprattutto un modello che premiasse materialmente i comportamenti più virtuosi».

«Bisogna puntare su approcci innovativi, come quello di Bitetto, basati più sugli incentivi che sulle penalità per coinvolgere, motivare e rendere consapevoli i cittadini dei loro comportamenti», ha dichiarato Davide Donadio della Fondazione IFEL – Istituto per la Finanza e l’Economia Locale.