Philip Selway, noto batterista dei Radiohead, sta per lanciare il suo terzo album solista, “Strange Dance”, il 24 febbraio. Questo nuovo lavoro rappresenta un’evoluzione nell’approccio artistico di Selway, poiché ha deciso di cedere le redini della batteria all’eccezionale musicista barese Valentina Magaletti, concentrandosi maggiormente sul songwriting.

L’ispirazione di Selway per “Strange Dance” sembra provenire da un’immaginaria collaborazione tra Carole King e Daphne Oram, con l’aggiunta della sua maestria alla batteria. Il risultato è un album che esplora le epifanie esistenziali in un contesto di caos, sostenuto da un caleidoscopio orchestrale ed elettronico sinistro, costruito in collaborazione con la produttrice Marta Salogni e la compositrice Laura Moody.

Nonostante Selway chiarisca che l’album non è intenzionalmente legato alla pandemia, emerge un tema centrale di solitudine. L’artista si è immerso in un viaggio personale alla ricerca di risposte, un percorso di introspezione che trova rifugio nelle braccia degli affetti più cari.

Una scelta intrigante nel processo creativo è stata quella di affidare la batteria a Valentina Magaletti, consigliata da Marta Salogni, già collaboratrice in vari progetti. La decisione di Selway di concentrarsi sugli arrangiamenti e sulla visione complessiva dell’album, lasciando la batteria a un’artista di calibro come Magaletti, aggiunge un elemento di freschezza e collaborazione artistica.

Nel corso di alcune interviste, Selway rivela che, nonostante abbia provato a suonare alcune tracce di batteria, si è reso conto che il risultato non rispecchiava appieno la sua visione artistica. Questo ha portato alla scelta di Magaletti, un’artista straordinaria che ha saputo interpretare immediatamente il contributo che avrebbe potuto dare all’album.

Il disco vanta la partecipazione di altri talentuosi musicisti come Hannah Peel, Adrian Utley, Quinta, e la menzione speciale per l’italiana Valentina Magaletti, la cui abilità alla batteria ha contribuito in modo significativo alla creazione di “Strange Dance”.

In conclusione, “Strange Dance” rappresenta un capitolo nuovo e profondo nella carriera di Philip Selway. Con un tocco di orgoglio patriottico, notiamo la scelta insolita di affidare la batteria a un’italiana in un album solista del batterista dei Radiohead. Selway, a 55 anni, si presenta senza paura di mostrare la sua vulnerabilità, regalandoci un lavoro intenso e personale che promette di essere una gemma nella sua illustre carriera musicale.