Alla presenza di autorità istituzionali e del settore sanitario sarà presentata la prima opera esclusiva in Italia che apre le porte delle RSA dopo il drammatico periodo della Pandemia causata dal Covid 19 che ha causato centinaia di migliaia di vittime in Europa molte delle quali erano anziani ospiti delle strutture residenziali. L’Autore ripercorrerà i momenti drammatici della pandemia raccontando l’esperienza vissuta direttamente e da numerose strutture costrette a blindarsi per mesi pur di proteggere i fragili Ospiti.

L’incontro sarà moderato dalla giornalista Francesca Rodolfo.

“Il Delitto Perfetto” è una accurata analisi su quanto accaduto non mancando di esporre critiche costruttive alle Istituzioni responsabili di non aver sostenuto adeguatamente un settore trovatosi all’improvviso a trasformarsi, con consapevolezza dello Stato, in un gigantesco reparto di malattie infettive.

Il libro apre una importante riflessione sul mondo della non autosufficienza in un’epoca ove l’incidenza dell’invecchiamento della popolazione esige risposte immediate delle Istituzioni affinchè la Terza e Quarta Età non siano più relegate a categorie emarginate come più volte ha ricordato anche il Santo Padre parlando della “politica dello scarto”.

L’Autore si rivolge al Governo nazionale con proposte e soluzioni organizzative mirate a rivisitare l’organizzazione del sistema RSA e prevenire eventuali ulteriori situazioni di emergenza attraverso uno studio accurato e appassionato dedicato al settore che è fondamentale per la tenuta del sistema pubblico di assistenza. Il lettore è coinvolto in un viaggio romantico e drammatico al tempo stesso ove l’emozione del racconto pone una giusta domanda: si sarebbero potute salvare più vite?

Antonio Perruggini è tra le voci più autorevoli in campo di analisi gestionale di strutture sanitarie per anziani e disabili ove attualmente ricopre il ruolo di docente, advisor e dirigente. È a capo di una rappresentanza associativa di categoria che raggruppa più di cento strutture socio sanitarie in Puglia e nelle ore più cupe dell’emergenza sanitaria del Covid 19 si è impegnato con determinazione intensificando le interazioni con le strutture e le istituzioni per cercare di contenere le criticità all’interno delle RSA.

Dal libro Il Delitto Perfetto

”La centralità dell’individuo, da molti anni è solo uno spot politico, non di rado espresso da chi, privo di esperienza nella gestione di un luogo di cura, si è ritrovato a fare il dirigente, se non l’Assessore, il Governatore di Regione, l’accademico e, purtroppo, anche il Ministro”

“D’un tratto il cielo divenne buio, le stelle si spensero e mancò il respiro”

“Vi sono state situazioni drammatiche ove le RSA non sapevano più a chi rivolgersi mentre come birilli gli anziani venivano abbattuti, i lavoratori contagiati, gli infermieri si dimettevano all’improvviso e anche le funzioni essenziali delle strutture erano unicamente affidate all’encomiabile senso di responsabilità dei gestori che, unitamente al personale rimasto, si inventavano di tutto pur di assicurare protezione ai loro fragili ospiti”.

“Ho vissuto le devastanti conseguenze di un fenomeno sicuramente eccezionale ma altrettanto trascurato e affrontato senza l’adeguata competenza e dovute tutele verso chi proteggeva la parte più fragile della popolazione”.

“La lotta fu impari, devastante. I bollettini giornalieri sembravano dei veri e propri “editti di condannati a morte” e la paura serpeggiava in ogni dove, si respirava nell’aria”.

“I cortei funebri di Bergamo, il Papa che sotto la pioggia si inginocchia in Piazza San Pietro implorando la clemenza di Dio per quella storia immane che abbiamo vissuto, devono essere la guida verso un dramma assolutamente da ricordare per fare in modo che non si ripeta mai più”.

“La pandemia ci ha posto innanzi a un dato di fatto, ove le disuguaglianze e le discriminazioni si abbattono sui più deboli, gli anziani, i disabili; evidenziando l’intolleranza del sistema verso di essi; contro questo fenomeno è necessario opporre un contrasto intellettuale, etico e operativo”.

“La pandemia ha messo a nudo tutta la debolezza del nostro sistema di assistenza territoriale, non di rado disorganizzato e privo di una visione globale dei servizi di assistenza”.

“In Italia vi è una frammentazione assurda di strutture residenziali senza una chiara distinzione tra quelle che possono garantire una adeguata assistenza e protezione socio-sanitaria e quelle di carattere sociale che sono sorte come funghi nei decenni, divenendo dei contenitori più che dei luoghi di assistenza”.