Dopo i tumulti degli ultimi mesi che hanno visto l’arrivo del commissario straordinario Carlo Fuortes, questo è il primo vero evento tangibile che segna un forte cambiamento. Non solo lirica dunque tra le mura dell’importante teatro ma anche jazz, con nomi davvero risonanti. Jarrett accompagnato da Gary Peacock al contrabbasso e Jack DeJohnette alla batteria, preceduti dall’esibizione, prevista per l’8 luglio, di Chick Corea.

Un cambiamento di rotta che è piaciuto moltissimo al governatore Nichi Vendola, tanto da spingerlo a inviare una lettere sia al sindaco di Bari, Michele Emiliano, sia al presidente della provincia, Francesco Schittulli, per comunicare loro la prossima istituzione di un comitato di saggi, in modo da chiudere la delicata questione della proprietà del teatro, unica via per assicurare una solida programmazione lirico sinfonica.

Proposta accolta dal sindaco, che tuttavia ha chiesto di riunirsi prima della riunione dei saggi, in modo da avere le idee chiare e una strategia comune.

Dunque pare proprio che il jazz a Bari sia riuscito, almeno preliminarmente, a riportare un po’ di sereno.

 

Valentina Piccoli