La commissione d’accesso nominata per esaminare possibili infiltrazioni mafiose nel Comune di Bari ha avviato ieri una visita preliminare, segnando l’inizio di un processo che si prevede lungo e complesso. Composta da tre membri, tra cui l’ex prefetto di Taranto Claudio Sammartino, il viceprefetto Antonio Giannelli e il maggiore tarantino Pio Giuseppe Stola della Finanza, la commissione ha incontrato il segretario generale del Comune, Donato Susca, insieme ad altri dirigenti. Questa prima fase è stata dedicata principalmente all’acquisizione di documenti e informazioni preliminari, con ulteriori indagini previste per dopo le festività pasquali.

Tuttavia, i tempi e l’esito di questo processo rimangono incerti. Secondo fonti ufficiali, la commissione ha a disposizione tre mesi per condurre le indagini, con la possibilità di estendere il periodo di studio per altri tre mesi. Successivamente, il prefetto avrà 45 giorni per presentare le conclusioni al ministro dell’Interno, dopo aver consultato il comitato per l’ordine e la sicurezza e il procuratore della Repubblica. Nonostante questa tempistica, non esiste un termine fisso per l’intero processo, il che significa che potrebbe richiedere un periodo significativo di tempo prima che vengano fornite delle conclusioni definitive.

Il contesto politico aggiunge ulteriore complessità a questa situazione. Con le elezioni imminenti previste per giugno, è improbabile che ci siano sviluppi significativi prima di tale data. Inoltre, la commissione non ha un obiettivo predeterminato di scioglimento del Comune, ma piuttosto mira a valutare eventuali infiltrazioni, in particolare all’interno della partecipata Amtab.

La sottosegretaria all’Interno, Wanda Ferro, ha sottolineato che il dibattito sulla modifica delle norme che regolano queste commissioni e gli scioglimenti dei comuni per infiltrazioni della criminalità organizzata è in corso. Tuttavia, ha chiarito che la decisione di nominare la commissione di accesso è stata presa in base alle leggi attualmente in vigore.

Guardando alla storia recente, i dati forniti dal Ministero dell’Interno mostrano che dal 2014 sono stati sciolti 19 comuni in Puglia, con una distribuzione equilibrata tra amministrazioni di centrodestra, centrosinistra e civiche. Questi procedimenti hanno spesso retto all’esame dei giudici amministrativi, dimostrando la complessità e l’importanza delle questioni in gioco.

In conclusione, mentre la commissione d’accesso inizia il suo lavoro e le indagini sono in corso, rimane da vedere quando e come si evolverà questa situazione. Con tempi lunghi e molte variabili in gioco, il processo di decisione sullo scioglimento del Comune di Bari continuerà a richiedere attenzione e monitoraggio costante.