Dopo le recenti manifestazioni che hanno scosso diverse regioni italiane, anche a Nardò si è intensificata la protesta degli agricoltori, che hanno portato in strada i loro trattori per esprimere il proprio dissenso nei confronti di quanto definiscono “le sciagurate politiche europee”. L’iniziativa, organizzata dal Movimento Spontaneo Agricoltori Salentini, mira a difendere il settore agricolo italiano da ciò che considerano un attacco da parte dell’Unione Europea.

La manifestazione, pacifica ma determinata, ha preso il via da via XX Settembre, dirigendosi verso l’area mercatale di via Giuseppe Saragat, nelle vicinanze del centro commerciale “Hong Kong”. Da parte degli organizzatori, è stata evidenziata la decisione di evitare simboli di partito, sigle sindacali o appartenenze associative, per sottolineare l’autonomia del movimento da istituzioni e rappresentanze di categoria. Tuttavia, hanno ricevuto il sostegno e la solidarietà degli studenti.

Le motivazioni alla base della protesta sono molteplici: dalla difesa del “Made in Italy” alla problematica locale della xylella, fino alla richiesta di una revisione della Politica Agricola Comunitaria (PAC). Gli agricoltori lamentano che il 30% delle risorse destinate alla PAC è stato destinato a iniziative ambientali, comportando una riduzione dei sussidi agricoli e l’introduzione di restrizioni su pratiche come l’uso di prodotti fitosanitari e fertilizzanti, accusati di danneggiare l’ambiente e la qualità del cibo.

Il movimento spontaneo sostiene che questa scelta abbia provocato un aumento significativo dei costi di produzione, mettendo a rischio il settore agricolo italiano. Gli agricoltori esprimono preoccupazione per l’importazione di prodotti come carni sintetiche e farine di insetti, sostenendo che tali pratiche minaccino la tradizione agricola del paese.

Durante la manifestazione, diverse strade sono state interessate e la viabilità è stata temporaneamente bloccata. Le forze dell’ordine sono intervenute per garantire che il corteo si svolgesse in modo pacifico e ordinato.

In un momento in cui i costi di produzione e del carburante hanno raggiunto livelli elevati, gli agricoltori lamentano di non ricevere risposte soddisfacenti dall’Europa, considerando le recenti politiche come un “ennesimo schiaffo in faccia”. Con un forte appello alla difesa dell’agricoltura italiana, il movimento cerca di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di una politica agricola equa e sostenibile.