In un’operazione condotta nei giorni scorsi tra Gallipoli e Nardò, i militari della Guardia di Finanza della compagnia jonico-salentina hanno effettuato due distinti controlli che hanno portato al sequestro di tre quintali di materiale esplosivo, evidenziando rischi significativi per la sicurezza pubblica.

Il caso principale si è verificato a Gallipoli, dove le Fiamme Gialle hanno individuato un deposito contenente ben 2.500 petardi artigianali di grosse dimensioni. Questo materiale, apparentemente destinato alla vendita durante le festività di fine anno, rappresentava un pericolo concreto date le sue caratteristiche ad alto contenuto esplosivo. La presenza di tre bombole di gas, cinque taniche di gasolio da 5 litri ciascuna e una caldaia ha ulteriormente aumentato la pericolosità del luogo.

I controlli si sono estesi all’abitazione adiacente, che è risultata essere parte integrante del complesso utilizzato per la produzione illegale. Qui sono stati scoperti cilindri esplosivi, micce, batterie di tubi monocolpo e materiale per il confezionamento di dispositivi esplosivi.

Il proprietario del deposito, un uomo di 37 anni difeso dall’avvocato Antonio Piteo, è stato inizialmente posto agli arresti domiciliari. Tuttavia, durante l’interrogatorio di convalida, il giudice per le indagini preliminari Alcide Maritati ha ritenuto che non fossero necessarie misure cautelari, consentendo così al sospettato di tornare in libertà. Resta comunque sotto inchiesta per detenzione, importazione e fabbricazione di materiale esplosivo illegale.

In un secondo intervento presso un’attività commerciale a Nardò, sono stati rinvenuti 1.100 fuochi d’artificio di categoria professionale, commercializzati senza la licenza prefettizia necessaria. Il titolare è stato segnalato all’autorità giudiziaria per detenzione illegale di materiale esplosivo.