Francesco Giordano, 59 anni, nato a Bitonto e residente nella provincia di Milano, già dal 2018 era stato oggetto delle indagini della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) prima e dalla Guardia di Finanza successivamente. La Direzione investigativa antimafia di Bari, di nuovo sulle tracce dell’imprenditore, ha attualmente portato ad esecuzione un decreto di sequestro a carico dello stesso.

Le indagini patrimoniali della DIA- svolte sotto la direzione della Procura della Repubblica e condivise con il Tribunale avrebbero infatti fatto emergere che numerosi investimenti effettuati da Giordano nel corso degli anni abbiano avuto origine illecita, innescando un sequestro di beni per il valore complessivo di 18 milioni di euro. Salvo ulteriori sviluppi in sede giudiziaria, Giordano è ad oggi considerato come soggetto connotato da pericolosità sociale, alla luce dei gravi crimini a suo carico, tra cui corruzione e traffico di sostanze stupefacenti. Egli è inoltre già stato condannato in via definitiva per associazione a delinquere nell’ambito della frode fiscale e del trasferimento fraudolente di valori. Queste più recenti accuse si sommano a quelle che erano già ricadute sull’imprenditore di Bitonto durante la maxi operazione “Levante”, al termine della quale a Giordano era stata comminata una pena di 13 anni e 6 mesi, oltre a 13.400 euro di multa.