Nella giornata di oggi, 26 giugno, un ragazzo di 20 anni si è lanciato dal terzo piano della casa dei genitori a Nardò, avvinghiato al tubo dell’acqua, pur di sfuggire ai Carabinieri giunti per portarlo in carcere. Stando alle prime ricostruzioni il giovane si sarebbe in un primo momento chiuso in camera sua per poi calarsi dalla finestra. Il 20enne è riuscito a scappare ed è attualmente ricercato; quando e se verrà mai rintracciato dovrà rispondere anche di fuga. Il ragazzo, da minorenne, è stato condannato per furto e ha scontato alcuni mesi in cella, venendo poi affidato ai servizi sociali. Peccato che il Tribunale per i Minorenni non abbia accettato la richiesta e i militari siano arrivati nella sua abitazione per scortarlo nell’istituto penitenziario.