Il gip del Tribunale di Trani Ivan Barlafante ha disposto l’imputazione coatta per omicidio colposo nei confronti di Vito Paolo Sassi, il dentista di Corato accusato della morte di Doriana Scardigno 43enne di Molfetta, deceduta nel suo studio il 13 gennaio scorso dopo l’anestesia.

All’epoca dei fatti, il magistrato della Procura di Trani, Roberta Moramarco, a seguito della perizia e dell’autopsia, da cui non erano emerse prove sufficienti contro il medico, aveva disposto l’archiviazione del caso.

Eppure oggi, 12 giugno, il processo ha preso una piega completamente diversa, vista l’imputazione coatta del dentista voluta dal gip. Il tutto è stato richiesto strenuamente dai familiari della vittima, assistiti dall’avvocato Andrea Calò. La posizione dell’assistente di poltrona è stata, invece, archiviata.