social della vittima

Il 42enne Luigi Guadadiello ucciso nella tarda serata di ieri, 14 giugno, a Squinzano, sull’uscio di casa sua da due sicari, era assieme alla sua compagna, il figlio neonato e altri due familiari quando è stato colpito a morte in un agguato che sembrerebbe in pieno stile mafioso. I Carabinieri della sezione scientifica hanno rinvenuto 10 bossoli, di cui due di una pistola di calibro 7,65 e otto di una calibro 9, parabellum: uno dei proiettili lo avrebbe centrato tra torace e collo, un altro a una gamba.

L’uomo, dopo l’accaduto, è stato portato d’urgenza all’ospedale Vito Fazzi di Lecce dove è poi deceduto dopo pochi minuti. Guadadiello, denominato da qualcuno il killer di Brignano, nel 2008 accoltellò e uccise con due coltellate a Brignano Gera d’Adda, in provincia di Bergamo, Abdelghani Khadda, un 31enne presunto violentatore della sua compagna. Per i fatti era stato condannato a 16 anni di reclusione che aveva scontato; il 42enne era stato scarcerato lo scorso marzo.

La vicenda

L’omicidio sarebbe avvenuto attorno alle 21:30 del 13 giugno, davanti l’ingresso della sua abitazione in via Donizetti a Squinzano. Secondo gli inquirenti potrebbe trattarsi di un vero agguato in stile mafioso dovuto a un regolamento dei conti. I due sicari sarebbero poi fuggiti facendo perdere le loro tracce, mentre Luigi è poi deceduto in ospedale. I Carabinieri sono sulle tracce dei responsabili. Alcuni testimoni pare abbiano notato nei paraggi un’auto scura di grossa cilindrata che si sarebbe allontanata a tutta velocità.