La Direzione investigativa antimafia di Lecce ha sequestrato più di 2 milioni di euro a un imprenditore 53enne della provincia di Taranto, a seguito di un decreto emesso dal Tribunale di Lecce, con l’accusa di associazione mafiosa, estorsione e violazioni in materia di armi e munizioni.

L’uomo lavora nel settore del commercio all’ingrosso di mitili e il provvedimento di sequestro riguarda una società greca di prodotti alimentari e una società bulgara di trasporti internazionali, insieme ad altri beni di sua proprietà.

Già nel 2019 la Dia aveva emesso una misura di prevenzione patrimoniale nei confronti dell’imprenditore, a seguito della quale, lo scorso gennaio, erano stati confiscati dei beni per un valore di circa 5 milioni di euro.

Secondo le indagini della Procura della Repubblica, l’uomo avrebbe realizzato altri investimenti con denaro illecito.