Momenti di grande amarezza e rammarico per il Centro Diurno “I ragazzi di Don Bosco” di Bari, nel quartiere Libertà, dove nei giorni scorsi alcuni ignoti hanno svaligiato la sede e rubato addirittura i regali di Natale destinati ai bambini, donati direttamente dall’Unicef Italia. Stando al racconto condiviso sui social dai responsabili dell’Istituto Redentore Salesiani Bari, i ladri “si sono introdotti nella sede del centro e hanno portato via anche 3 macchine da cucire destinate a laboratori e diverso materiale didattico, vandalizzato e tentato di asportare anche materiale di arredo”. Nel post si legge che l’associazione, assieme al direttore dell’Oratorio, hanno provveduto a denunciare l’accaduto oggi, 11 novembre. Le Forze dell’ordine stanno indagando sul caso, cercando di risalire ai responsabili.
“L’instancabile lavoro degli operatori del centro diurno, che ogni giorno accoglie 30 bambini e bambine del quartiere Libertà – prosegue la nota del centro – deve scontrarsi anche con problemi di questo tipo. Lavoriamo giornalmente con costanza con il quartiere e per il quartiere, con e per le famiglie dei nostri ragazzi per garantire l’accesso ai diritti e lottare contro ogni forma di abuso e illegalità! Speriamo che la denuncia ed il passaparola possano ricondurre sui propri passi gli autori del deprecabile gesto e consentire la riconsegna di quanto sottratto”.
Sull’ignobile gesto si è espressa anche l’assessora comunale di Bari, Francesca Bottalico. “Rabbia e tristezza per aver appreso di un nuovo furto ai danni del Centro diurno I ragazzi di don Bosco nel quartiere Libertà”, comincia così il suo post su Facebook. “Un gesto assurdo e vile – spiega – in un contesto territoriale in cui nell’ultimo anno abbiamo investito in nuovi centri sociali e presidi educativi, nonché all’indomani dell’avvio degli eventi per il mese dei diritti organizzati dall’assessorato per consentire a tutti i bambini e le bambine, le famiglie e le persone più fragili, di vivere serene giornate di festa e prepararsi ad un Natale di accoglienza e comunità. I bambini e le bambine avranno nuovi doni e nessuna minaccia, furto, violenza o intimidazione fermerà l’impegno del Welfare, della rete delle realtà associative e del privato sociale e di ogni singol* educatore/educatrice impegnato/a quotidianamente in tutti i quartieri a tutela della crescita serena dei bambini della nostra città”.