Collusione fra il direttore generale dell’Adisu di Bari e il direttore scientifico di un’Università telematica per precostituire titoli e requisiti per la partecipazione di alcuni candidati ai bandi di concorso dell’Agenzia regionale. E’ quanto ipotizzato dalla Procura della Repubblica di Bari, che ha emesso un decreto di perquisizione, eseguito dai Carabinieri del Comando Provinciale del capoluogo, “per la ricerca di database, titoli abilitativi o altri documenti volti a riscontrare l’esistenza di accordi delittuosi che sarebbero stati posti in essere in occasione della pubblicazione dei vari bandi di concorso idonei ad alterare le procedure di gara”. I militari dell’Arma sono stati incaricati dall’Autorità Giudiziaria di ricercare, nell’eventuale disponibilità del direttore generale dell’ADISU, “documenti necessari ad accertare l’esistenza di un’eventuale collusione o di accordi preesistenti tra gli indagati, relativi alla citate procedure concorsuali e a riscontare le modalità con le quali sarebbero stati precostituiti, presso un’università telematica, dei titoli e dei requisiti per la partecipazione da parte dei vari candidati alla predette selezioni”.

Secondo l’impostazione accusatoria, il direttore generale dell’Agenzia regionale, docente di Economia presso un’università telematica e relativo direttore amministrativo sino a pochi anni fa, avrebbe turbato le procedure di gara volte all’assegnazione di talune posizioni di rilievo in quell’ambito, nonché, attestando il falso, nominato quale legale per la difesa dell’agenzia in un giudizio di appello il direttore scientifico dell’università. L’indagato avrebbe nominato le commissioni esaminatrici delle procedure concorsuali ADISU Puglia, assegnando il ruolo di presidente di commissione a se stesso o ad altri soggetti, con incarichi presso l’università telematica. In tal modo, avrebbe garantito l’assegnazione di incarichi, di nomine e di posizioni di impiego presso l’ADISU, turbando la regolarità delle gare.

In merito alla vicenda, la Regione Puglia precisa: “In data 27/04/2020 la Presidenza della Regione Puglia ha ricevuto una richiesta di informazioni dal Dipartimento della Funzione Pubblica relativa allo svolgimento del concorso oggetto delle odierne indagini, avendo la stessa Funzione Pubblica ricevuto segnalazioni in merito a presunte irregolarità. Sono seguite più richieste al presidente del Cda di Adisu di produrre relazioni e chiarimenti aventi ad oggetto le richieste di informazioni ricevute. In data 29/06/2020 la documentazione relativa alle segnalazioni è stata trasmessa al Procuratore della Repubblica di Bari. In ogni caso nelle prossime ore la Presidenza invierà alla Procura richiesta di copia degli atti relativi alle contestazioni mosse al Dg di Adisu, al fine di avviare le procedure previste dalle disposizioni in materia di anti corruzione”.