L’assessore regionale al Personale, Giovanni Francesco Stea, è indagato per concorso in tentata induzione indebita a dare o promettere utilità, nell’ambito di una inchiesta della Procura di Bari per fatti risalenti al 2019; all’epoca Stea era assessore all’Ambiente. Stea avrebbe tentato di convincere i referenti di un’azienda di Noci che aveva una controversia con la Regione a risolvere la questione in sede stragiudiziale e a ritirare una denuncia, promettendo futuri incarichi. Oltre a Stea, risultano indagati con la stessa accusa Elio Sannicandro, direttore generale dell’Agenzia strategica per lo sviluppo del territorio della Regione Puglia (Asset), e l’avvocato penalista barese Salvatore Campanelli, consulente amministrativo e legale nominato per il supporto al responsabile unico del procedimento per il fondo di progettazione per gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico. Per falso materiale e per soppressione, distruzione e occultamento di atti è invece indagato il funzionario regionale Daniele Sgaramella.