Dalla propria abitazione di Modugno, in cui si trovava sottoposto al regime degli arresti domiciliari, curava con particolare zelo i propri profili social, postando foto e storie che lo ritraevano anche in compagnia di persone estranee al suo nucleo familiare. Per questo motivo, i Carabinieri della Compagnia di Modugno hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa della misura cautelare in carcere emessa dal G.I.P. nei confronti di un 49enne pluripregiudicato.

L’uomo è ritenuto responsabile di un furto pluriaggravato in appartamento, commesso unitamente ad altri soggetti, oltre a plurime violazioni alla sorveglianza speciale di p.s. cui era sottoposto, possesso ingiustificato di grimaldelli, uso di targa manomessa e guida senza patente poiché revocata, commessi in Sannicandro di Bari lo scorso 10 giugno.

Era stato tratto in arresto a settembre dagli stessi militari di Modugno, ma dopo una breve permanenza in carcere aveva ottenuto dal GIP del Tribunale di Bari la concessione della misura cautelare meno afflittiva degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.

Secondo l’impostazione accusatoria, una volta presso la propria abitazione, però, avrebbe iniziato a “curare” i suoi profili social. Diversi i video e le “storie” pubblicate dal 49enne, che in violazione delle prescrizioni imposte dal GIP che gli aveva concesso i domiciliari, avrebbe ricevuto in casa persone estranee al suo nucleo familiare e partecipato a chat tenute sui socialnetwork con alcuni dei suoi “follower”. Alcuni video avevano sfiorato anche le 30 mila visualizzazioni.

A “seguire” il suo profilo però c’erano anche i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Modugno, ai quali questa notorietà acquisita e la diffusione dei video non sono sfuggiti. Dopo aver compendiato le diverse violazioni riscontrate in un’informativa, l’hanno sottoposta al vaglio della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari, che ha immediatamente richiesto l’aggravamento della misura custodiale al GIP. Il Giudice per le indagini preliminari ha preso atto delle violazioni commesse e della inosservanza delle prescrizioni imposte (fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa), condividendo la richiesta pervenuta secondo cui si ritenevano aggravate le esigenze cautelari, disponendo che l’uomo venisse tratto in arresto e associato presso una casa circondariale. Qualche giorno fa i Carabinieri di Modugno hanno dato esecuzione all’ordinanza emessa dal GIP e hanno tratto in arresto l’uomo, conducendolo in carcere ove resterà adesso a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.