“DDL Zan: ieri, oggi e domani”: se ne discute domenica 21 novembre alle ore 20:00 al Demodè Club di Bari-Modugno dove artisti, politici e attivisti si sono dati appuntamento per un confronto schietto, sincero, aperto. Al centro, il tema di più stretta attualità in Italia, il DDL Zan e la desolante situazione di stagnazione sulla legge per la lotta all’omotransfobia. Non solo, il dibattito si amplierà al più ampio tema della difesa dei diritti.

“Un dibattito appassionato e appassionante, aperto anche al pubblico nel rispetto delle regole anti Covid – 19”, si legge nella nota dell’Associazione “Tre di picche” che organizza l’evento in collaborazione con il Demodé Club e a cui daranno il loro contributo la giornalista Antonella Paparella, Titti De Simone, consigliera Presidente Regione Puglia, Anita Pallara, presidente famiglie Sma, Eleonora Magnifico, artista transgender e attivista LGBT, Leoluca Armigero, socio fondatore di Mixed LGBT, la scrittrice Francesca Brancati e Imma Battaglia, attivista LGBTQ+ e fondatrice dell’associazione DiGay Project DGP. Presente anche il gruppo Giovani D63 di Amnesty International di Bisceglie. “Insomma, non solo esponenti della politica ma anche della cultura e delle associazioni che da anni combattono quotidianamente per il riconoscimento dei diritti di ciascuno e in particolare della comunità LGBTQ, stando a contatto con quanti subiscono ogni sorta di violenza a causa del proprio orientamento sessuale”.

Intanto, domani, sabato 20 novembre alle 19, in collaborazione con il Comune di Modugno, sempre al Demodè si terrà il flash mob “Facciamoci Sentire”, con il quale si vorrà porre l’attenzione sulla questione sicurezza, con un momento di incontro tra istituzioni e addetti ai lavori per parlare di sicurezza nei luoghi di divertimento, soprattutto alla luce degli ultimi assurdi episodi accaduti le scorse settimane, prima a Barletta, poi Bisceglie e infine a Modugno.

“Dialogheremo insieme – ha affermato Dario Boriglione, direttore artistico del locale di Modugno – al fine di tracciare delle linee per un piano di sicurezza, necessario per la salvaguardia del sano divertimento. Con il Sindaco di Modugno Nicola Bonasia abbiamo deciso di organizzare questo momento per dimostrare che la musica è un bene comune e come tale bisogna preservarlo”. Interrompendo la programmazione artistica, il Club ospiterà questo momento di confronto nel quale interverranno addetti al settore dell’intrattenimento e le autorità dei comuni della Città metropolitana di Bari.

“I fatti di cronaca – afferma ancora Boriglione – non devono cancellare l’aspetto culturale e sociale dei locali d’intrattenimento. Pertanto il flash mob non ha un senso di protesta, ma propositivo. Si vuole sottolineare che la musica non è sinonimo di violenza, bensì di libertà e quindi merita più attenzione e sicurezza”.