“Gaetano Addante è il 60enne di Capurso di cui si sono perse le tracce il 15 ottobre 2019. Ad oggi non abbiamo sue notizie. Il caso, trattato anche dalla trasmissione Chi l’ha visto? è inquietante perché Gaetano, nell’ultima telefonata, scambiata con la sua famiglia, riferiva di trovarsi in una zona periferica, in un campo di fiori, ma non sapeva indicare dove. Si è perso? È stato accompagnato e lasciato? Qualcuno ha approfittato delle sue fragilità?”.

A dichiararlo in una nota arrivata in redazione è Annalisa Loconsole, Presidente Penelope Puglia. “La famiglia riferisce di aver sentito delle voci in sottofondo, e di aver chiesto di parlare con queste persone ma nessuno ha inteso rispondere, poi un treno in corsa – spiega -. Non è l’ultimo segnale di Addante perché il suo telefono squillerà per altri 4 giorni, il cui segnale viene intercettato sempre dalla stessa cella, in zona San Giorgio, ma, dall’altro capo, nessuno risponde. L’Associazione Penelope, l’unità cinofila delle Guardie Zoofile di Bari e le Associazioni di Protezione civile, supportate dai Carabinieri della Stazione di Triggiano, hanno ripercorso i luoghi, le strade e i casolari abbandonati, lungo la complanare ovest che costeggia la ss16, da San Giorgio a Torre a Mare, dove l’unità cinofila, Freddy, ha rilevato le tracce biologiche di Addante, spingendosi in proiezione, verso l’entroterra, tra Triggiano e la zona industriale a ridosso della ferrovia”.

“Grazie, poi, alla collaborazione interistituzionale, è stato possibile stabilire i confini di rilevamento della traccia del cellulare – continua Loconsole -. Infatti, il Procuratore della Repubblica, Dott.ssa Catella ha messo a disposizione della famiglia i tabulati telefonici e telematici di Addante, che sono stati analizzati dall’Ingegnere forense padovano, Nicola Chemello, che, collabora con l’Associazione Penelope. L’ingegnere ha fornito l’apparecchio BTS Tracker, che garantisce la misurazione dell’ambiente radio e la verifica della reale copertura delle celle telefoniche, la cui misurazione è stata affidata al Corpo Provinciale dei Vigili del Fuoco di Bari, interessato dalla locale Prefettura. Attualmente, c’è una mappa su cui occorrerà fare una ricerca minuziosa e puntuale capillare per ritrovare l’apparecchio telefonico che, si spera, porti a Gaetano Addante”.

“Quel giorno, Gaetano è stato visto sulla complanare ovest da più persone, non solo da coloro che, poi, a seguito degli appelli dei familiari, hanno fornito segnalazioni, bensì anche da coloro che, abitualmente, sono presenti in quell’area, ma che non hanno voluto collaborare con indicazioni precise – conclude -. Il fenomeno delle persone scomparse è costante e la Puglia, secondo la relazione del 30/6/2021, presentata dall’Ufficio del Commissario per le persone scomparse, presso il Ministero dell’Interno, si colloca al 6° posto in Italia per persone scomparse ma il numero dei minori scomparsi è quello più inquietante e su cui si sta focalizzando l’attenzione delle Istituzioni e dell’Associazione. L’Associazione delle famiglie e degli amici delle persone scomparse Penelope Puglia, presente sul territorio da 15 anni, continua nella sua mission al fianco delle famiglie, con l’ausilio di professionisti che offrono, gratuitamente, la propria professionalità. L’annoso dramma dei cadaveri non identificati resta la spina nel fianco, infatti non è operativa ancora la banca dati per il matching tra i DNA delle famiglie e quelli dei cadaveri senza identità”.