Da un lato si discute su terza dose, vaccini dopo i 12 anni e obbligo del green pass; dall’altro si continua a fare baldoria senza ritegno. Immagini come queste infiammano animi e discussioni.

Che senso ha tutto il proibizionismo se in discoteca – non in tutte per fortuna -, nei villaggi turistici o nei campeggi si fa baldoria come se il Covid non fosse mai esistito? L’ultima festa al Clorophilla di Castellaneta ha fatto il giro del mondo, ma ci sono anche le immagini delle serate al camping “Il Pilone”, nel Brindisino.

Nessuna mascherina, niente distanziamento, solo abbracci, divertimento e cocktail da brandire a ogni selfie. Tutti i giorni qualcuno ci sbatte in faccia l’assurda realtà di questo periodo. Il rischio di possibili controlli e multe evidentemente vale la candela del guadagno. Neppure i social sempre accesi convincono a una maggiore sobrietà. Ma a quale prezzo?

Ognuno può credere o meno nell’utilità del vaccino, nel valore del green pass obbligatorio. Insomma temi cari ai talk show della sera. Il fatto è un altro. Ci sono le regole, ma non vengono rispettate. Ci sarebbero pure i controlli, ma quando possibili beccano sempre lo sfigato di turno. Della propria vita si può fare ciò che si vuole, il vero guaio è che in questa pandemia in gioco c’è anche la vita degli altri. Vaccinati o no-vax, fa poca differenza. Alzate i calici, perché comunque vada, sarà un autunno rovente.