Nell’ambito dell’attività finalizzata alla salvaguardia della vita umana in mare e alla tutela dell’ambiente marino e costiero, il personale della Guardia Costiera di Bari del “Nucleo Port State Control (PSC)”, ha adottato negli ultimi due giorni un provvedimento di fermo ai sensi della vigente Direttiva europea 2009/16  nei confronti della nave portarinfuse denominata “LODESTAR PACIFIC” e del traghetto “ST DAMIAN”,  entrambe unità battenti bandiera panamense.

Il provvedimento di fermo nei confronti della “bulk carrier” è stato adottato in quanto l’unità, successivamente ad una ispezione effettuata dagli ispettori PSC, è risultata priva dello “Statement of Compliance” relativo al Reg. (EU) n. 1257/2013 (riciclaggio delle navi). Il Regolamento europeo, entrato in vigore il 31 dicembre 2018, dispone, infatti, che il naviglio mercantile che approda nei porti comunitari sia in possesso di un’appropriata certificazione che riconosce tutti i materiali pericolosi (hazardous materials) impiegati nella costruzione della nave, ai fini di un corretto riciclo della stessa al termine del suo ciclo di vita. Al Comandante della nave, in solido con l’armatore, è stata, inoltre, comminata una sanzione amministrativa di € 10.000.

L’unità RO/RO Passeggeri ST, DAMIAN arrivata da pochi giorni a Bari per essere impiegata sulla nuova linea di collegamento Bari – Valona (Albania). In questo caso è prevista dalla Direttiva (UE) 2017/2110 una visita di pre-avvio da parte dell’Autorità Marittima italiana, e proprio a seguito di questa attività ispettiva sono emerse diverse carenze relative sia alla sicurezza della navigazione (leva di accelerazione di una imbarcazione di salvataggio bloccata – un ombrinale di deflusso delle acque in garage ostruito – informazioni di emergenza per i passeggeri assenti in alcune cabine e in alcuni punti di riunione – griglie di aerazione del fumaiolo bloccate), che alla tutela dell’ambiente marino (impianto di trattamento delle acque nere di bordo risultato non operativo).

Al momento le unità sono ferme nel porto di Bari in attesa dei controlli da parte degli ispettori dei Registri di Classifica responsabili del rilascio della certificazione di sicurezza e dello Stato di Bandiera (Panama), e potranno ripartire solo dopo aver posto rimedio alle carenze accertate.

L’attività ispettiva di Port State Control e di Flag State Control, quest’ultima relativa al naviglio nazionale, vede costantemente impegnata la Guardia Costiera, vigilando e verificando che le unità che scalano i porti italiani siano in regola con le vigenti normative in materia di sicurezza della navigazione.

Nell’anno in corso sono state ben 9 le navi sottoposte a detenzione nei porti pugliesi della giurisdizione della Direzione marittima di Bari.