Bari - il GIP Giuseppe De Benedictis Foto ARCIERI

Emergono altre scottanti intercettazioni nelle indagini su Giuseppe De Benedictis, l’ex gip del Tribunale di Bari, arrestato per corruzione e per detenzione illegale di armi.

“Tu e quell’altro ci servite a Bari, in Cassazione abbiamo altre persone”, le parole degli amici di De Benedictis, pubblicate da La Repubblica, che a gennaio hanno cercato di dissuadere il magistrato nel chiedere il trasferimento a Roma.

Nel frattempo gli inquirenti, che stanno ricostruendo tutti i movimenti dell’ex giudice, stanno facendo luce anche su “favori” che coinvolgono la Procura di Matera.

Questa volta a beneficiare di De Benedictis potrebbe essere stato un imprenditore altamurano, arrestato dai pm materani nell’ambito di un’inchiesta sulle truffe all’Ismea.

Il giudice avrebbe cercato di dissuadere i suoi colleghi materani nel continuare la causa contro l’imprenditore, ma non trovando complicità in un primo momento, l’ex gip ci ha riprovato 15 giorni dopo contattando un pubblico ministero di Matera e convocandolo nel suo ufficio a Bari.

Emerge infine un’altra vicenda che coinvolge un imprenditore altamurano del settore carburanti, con il quale gli investigatori hanno registrato una serie di incontri e anche la consegna di tangenti.