La situazione nei reparti di terapia intensiva covid degli ospedali pugliesi peggiora ulteriormente. Il numero dei pazienti ricoverati sale infatti a 285, il dato è aggiornato a ieri, 17 aprile, quando ci stati 9 nuovi ingressi. Nella poco invidiabile classifica del totale di degenti nelle unità operative intensive, la Puglia è al quinto posto in Italia, peggio di noi sono messe solo Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Lazio.
I dati di ieri portano così l’occupazione dei posti letto 49% di riempimento, dallo scoppio della pandemia si tratta del picco più alto mai raggiunto, ben lontano dal 31% della così detta soglia critica. I reparti Covid non intensivi sono pieni al 51%, anche in questo caso al di sopra del punto critico stabilito al 40%.
Va un po’ meglio sul fronte della campagna vaccinale, la Puglia ha infatti inoculato l’87,1% delle dosi disponibili, quinta tra le regioni in Italia, dietro a Veneto, Umbria, Molise ed Emilia Romagna. Stando ai dati del Ministero, anche questi aggiornati a ieri 17 aprile, son stati utilizzati il 91% delle dosi Pfizer a disposizione; l’87% di Moderna e il 77% di AstraZeneca, cifra che conferma la scarsa fiducia nel vaccino anglo-svedese dopo i due stop temporanei dell’Ema e le più volte modificate limitazioni alla sua somministrazione.
Fino a ieri erano state inoculate in tutta la Puglia 933.386, quelle consegnate erano 1.071.275. Quanto agli ultra 80enni, in Puglia alle 17 di ieri aveva ricevuto la prima dose il 79,6%, poco al disopra della media in Italia al 79,1%, la seconda dose il 47,5% (media in Italia 38,3%). Da oggi, domenica 18 aprile, si apre la vaccinazione AstraZeneca ai pugliesi nati nel 1952.