Nelle prime ore di domenica mattina i Carabinieri, coordinati dal sostituto Procuratore di turno della Procura di Trani, hanno ricostruito gli eventi del tentato omicidio di sabato sera ad Andria, dove il 29enne V.M. è stato trasportato all’ospedale in gravi condizioni, con varie ferite, di cui una dovuta ad un colpo di pistola alla schiena.

I Carabinieri, immediatamente intervenuti sul luogo dei fatti, in via Campania, hanno iniziato da lì i loro accertamenti. Mentre i militari della Sezione Investigazioni Scientifiche dei Carabinieri di Bari hanno effettuato il sopralluogo, quelli della Compagnia di Andria sono riusciti a ricomporre quanto accaduto, nonostante la diffusa e pervicace omertà dei tanti che sapevano e non hanno voluto collaborare alle indagini.

La lite tra l’autore del reato e la vittima, anche lui noto alle forze dell’ordine per reati di vario genere, è esplosa sabato pomeriggio. I due hanno avuto un forte e acceso diverbio in strada, per ragioni passionali, aggredendosi a vicenda.

Poi i due contendenti si sono separati, ma nessuno ha denunciato e nessuno ha accettato di riferire formalmente i fatti agli inquirenti, nemmeno dopo la pericolosissima sparatoria avvenuta sabato sera.

In serata, infatti, V.M. (la vittima) è tornato di nuovo a farsi avanti, ed è stata questa sua sfrontatezza che ha spinto C.F., 25enne anche lui pregiudicato ed andriese residente in zona, ad armarsi di una pistola illegalmente detenuta e a fare ripetutamente fuoco, colpendo al bacino il suo antagonista che, nonostante ferito, è riuscito comunque a scappare e a farsi accompagnare in ospedale dal titolare di un esercizio commerciale del quartiere. Un altro esercente, invece, si era barricato nel suo negozio rifiutandosi di prestare soccorso al ferito.

Dalla ricostruzione dei Carabinieri almeno tre i colpi esplosi, che sono rimbalzati nella stretta e popolosa via Campania, per miracolo senza colpire altre persone. Ricostruito l’evento delittuoso ed orientate le investigazioni, i militari si sono messi alla ricerca del giovane autore del reato, tentando immediatamente di rintracciarlo presso la sua abitazione, dalla quale però lo stesso si era allontanato, azzardando una iniziale fuga.

Sono seguite alcune perquisizioni fino alle prime ore del mattino, fin quando C.F., sentitosi braccato, si è costituito con il proprio legale presso la caserma di viale Gramsci. Lì i Carabinieri e il Sostituto Procuratore della Repubblica di Trani, che ha coordinato e seguito personalmente tutti gli accertamenti dei militari, hanno interrogato il giovane, cristallizzando gli eventi occorsi, raccogliendone la confessione e notificandogli infine un decreto di fermo di indiziato di delitto, quale autore del reato.

Le accuse sono quelle di tentato omicidio e possesso e porto di arma illegalmente detenuta. Alle prime luci di ieri, C.F. è stato quindi associato alla casa circondariale di Trani.