“Abbiamo dovuto prendere una decisione difficile, quella di sospendere la didattica in presenza in tutte le scuole di ogni ordine e grado. Nelle scuole primarie abbiamo numeri pesantissimi, restano escluse dal provvedimento le scuole per l’infanzia, dove la frequenza non è obbligatoria. Abbiamo verificato che l’aumento dei contagi è coinciso con la riapertura delle scuole. Domani la didattica in presenza sarà possibile per coloro che devono frequentare i laboratori, poi ci sono gli studenti più fragili che potranno andare in presenza, ma gli altri dovranno cominciare la didattica a distanza, anche nelle primarie dove abbiamo numeri pesantissimi. Stiamo comunicando la decisione al governo e poi provvederemo”.

La corsa del coronavirus non accenna a rallentare, le misure fin qui messe in atto dal Governo centrale, unite alle scelte della Regione Puglia, a partire dal blocco dei ricoveri ordinari, non stanno dando gli effetti desiderati, almeno non nell’immediato.

Con una mossa non proprio a sorpresa, dopo i numeri fatti registrare oggi dal bollettino, destinata a sollevare un mare di polemiche, e si spera anche risultati rapidi nel contenimento dei contagi, Michele Emiliano ha deciso di chiudere tutte le scuole pugliesi, rimandando tutti a casa.

Niente più lezioni in presenza, dunque, nemmeno per quel 25% che era stato preservato dal Governo con l’ultimo Dpcm. Alle famiglie, ora, spetta il compito di organizzarsi rapidamente.

La decisione del presidente avrà effetto consistente sui trasporti pubblici, finiti più volte sul banco degli imputati come fonte di possibile contagio. L’auspicio è che il coronavirus adesso rallenti, alleggerendo la pressione divenuta insostenibile sugli ospedali.