Sono ormai troppi i ritrovamenti delle tartarughe Carretta Carretta sul litorale del nord barese tra Molfetta, Trani, Giovinazzo e Bari, l’ultima ieri sulle spiagge di San Girolamo. Gli episodi ripetuti non sono sfuggiti alle pagine di cronaca dei giornali tanto che ormai si parla di killer delle tartarughe. L’ipotesi ormai più accreditata è che si tratti di rituali scaramantici per mano di alcuni pescatori.

“L’escalation è preoccupante – hanno scritto su facebook i volontari del Centro recupero tartarughe marine Wwf di Molfetta –  siamo a 5 ritrovamenti in pochi giorni, tutti sul litorale compreso tra Bari e Trani. Questa è una strage e i colpevoli la pagheranno cara. Il cerchio dei sospettati si sta stringendo grazie all’intervento delle Forze dell’Ordine ad alla collaborazione dei cittadini. Questi killer vanno fermati, anche perché dagli animali agli esseri umani il passo è breve. Chiunque abbia informazioni utili a fermare lo stragista di tartarughe si faccia sentire”.

Sulla barbarie perpetrata ai danni di questi animali innocenti, e a rischio estinzione, è intervenuto anche l’assessore pugliese dell’ambiente, Gianni Stea: “Confido nell’operato delle Forze dell’Ordine e della magistratura affinché si possa fare luce sugli autori di questi reati, mi appello anche alla stragrande maggioranza dei pescatori che affrontano il proprio mestiere con enorme spirito di sacrificio e con grande rispetto per l’ambiente marino, affinché collaborino con le autorità preposte. Se il reato sarà accertato e i colpevoli individuati, chiederò che la Regione possa costituirsi parte lesa”.