immagine di repertorio

Quattro persone fisiche denunciate e una persona giuridica, due terreni sequestri e vari automezzi, è il risultato di una operazione dei Carabinieri Forestali di Bari in esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misura cautelare reale emessa dal GIP di Bari, su richiesta della Procura, a seguito delle indagini condotte dal Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale del Gruppo Carabinieri Forestale di Bari.

Per tutti l’accusa è di concorso in attività illecita, in quanto non autorizzata, di raccolta, trasporto e smaltimento sul suolo di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, attraverso la bruciatura degli stessi, e illecito riutilizzo del materiale ferroso residuale della combustione.

Le indagini, avviate a seguito di segnalazione iniziale del Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bari, condotte dalla Polizia giudiziaria dell’Arma Forestale per diversi mesi anche mediante l’impiego di rilievi video-fotografici, hanno permesso di ricostruire l’esistenza di una vera e propria attività sistematica ed organizzata di reiterato abbandono di rifiuti e combustione degli stessi da parte di due delle persone denunciate nelle campagne del comune di Adelfia, in località SC Parco Rondinella.

I rifiuti venivano trasportati con i mezzi sottoposti a sequestro, mentre il materiale ferroso veniva successivamente prelevato e trasportato su un autocarro intestato a società esercente lavorazione e riciclaggio di cascami e rottami metallici. Nelle aree sequestrate venivano abbandonati i rifiuti e depositato il materiale ferroso ricavato dalla combustione.

Le misure di sequestro disposte sono finalizzate, oltre che alla confisca obbligatoria ex lege di parte dei beni sequestrati, a impedire la prosecuzione dei reati in itinere nonché il perseguimento di vantaggi economici da parte degli autori.  All’esecuzione dei provvedimenti hanno collaborato le Stazioni Carabinieri Forestali di Bari, Cassano Murge e Monopoli.

L’operazione si colloca nel più ampio solco operativo tracciato dai Carabinieri Forestali in tutta la provincia in collaborazione con l’Arma Territoriale e con il Nucleo Elicotteri, finalizzato al contrasto alla illecita gestione e, segnatamente, alle combustioni di rifiuti, fenomeno che sta assumendo dimensioni significative sotto il profilo del disagio all’utenza per le emissioni odorigene e per il danno che possono arrecare alle stesse risorse ambientali