La Guardia Costiera ha riscontrato nella provincia barese alcune irregolarità sui prodotti ittici. Pesce pescato e non dichiarato destinato al mercato nero, prodotti in cattivo stato di conservazione, decongelati e addirittura scaduti.

I controlli sono stati condotti a livello regionale con 520 verifiche che hanno portato a 6 reati e 29 illeciti amministrativi, per un totale di 40mila euro di sanzioni.

A mola un peschereccio appena rientrato al Porto è stato controllato dai militari che hanno riscontrato la mancata dichiarazione del giornale di pesca del quantitativo pescato e quindi la detenzione ai fini del commercio illegale di 260 chili: triglie, polpi, merluzzi, seppie e calamari contenuti in 52 casse che, dopo il sequestro, è stato interamente devoluto in beneficenza a diverse Onlus di Bari, Mola e Monopoli, in quanto ritenuto idoneo al consumo dal servizio veterinario.

Il titolare di un ristorante di Polignano a Mare è stato denunciato per frode in commercio aggravata e per il cattivo stato di conservazione degli alimenti. La Guardia Costiera ha sequestrato tranci di “tonno pinna gialla” di importazione, decongelato e scaduto da 10 giorni, tranci di “pesce spada” decongelato, di produzione estera, che una volta deconfezionato doveva essere conservato e consumato, previa cottura, entro 24 ore.