“Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola”. Parole fuori contesto, ma sempre calzanti perché chi si fa beffe della morte e crede così di vendicare un torto, una faccenda taciuta o sospesa. Chi ha sfregiato per la quarta volta la lapide del compianto Comandate ha di certo perso il senso della propria vita.

Il Comandante Marzulli ha nutrito per il proprio lavoro una vera devozione, una vocazione a cui non avrebbe potuto negarsi ma che, a quanto pare, ha infastidito qualcuno. Quel qualcuno oggi prova gusto a vendicarsi su un freddo marmo che non può reagire.

La foto che avrebbe dovuto consolare gli affranti parenti, custodendo il ricordo di un dolce padre, di un amorevole marito e di un rispettabile Comandate è diventata luogo di sfogo dei sentimenti repressi.

Proseguono dunque le indagini per identificare gli autori dell’ignobile gesto. La Polizia Locale sta utilizzando anche le immagini delle telecamere di video-sorveglianza. L’augurio, ancora una volta, è che venga al più presto fatta giustizia, una giustizia terrena.