Sospensione cautelativa senza retribuzione e indagine interna. Sono i primi atti ufficiali adottati dal Policlinico di Bari dopo la notizia dell’arresto del dirigente Giovanni Giannoccaro, beccato in flagranza dopo aver ricevuto una tangente di 3mila euro da un fornitore.

Il Policlinico ha annunciato di aver avviato di una indagine amministrativa interna, finalizzata all’approfondimento del caso in esame e di aver adottato il provvedimento di sospensione cautelativa dal servizio con privazione della retribuzione nei confronti del dirigente su cui pendono le accuse mosse dalla Procura della Repubblica di Bari.

Sempre la Direzione del Policlinico ha depositato, nelle more della notifica di qualsiasi atto ufficiale, di apposita richiesta alla Procura della Repubblica per acquisire, nell’immediatezza, ogni e qualsiasi notizia utile, onde adottare gli ulteriori e conseguenti provvedimenti, anche di natura disciplinare. Questa Direzione tiene a precisare che nell’ambito del servizio di “archiviazione documentale”, allo stato non risulta in essere alcuna proroga contrattuale.

“È intenzione di questa Direzione contribuire a fare chiarezza sull’intera vicenda, dando tutto il supporto necessario e la massima collaborazione alla Magistratura Penale, nell’interesse comune di tutte le parti. La condotta tenuta dal dipendente, laddove confermata, sarà certamente sanzionata da questa Amministrazione, che condanna il gesto avvenuto qualificandolo come vergognoso e inaccettabile, nonché lesivo dell’immagine aziendale e dell’operato di tutti i dipendenti che quotidianamente svolgono il proprio operato con spirito di abnegazione e sacrificio”.