Emergono nuovi particolari sull’omicidio di Antonio Scaglioso, il 43enne ammazzato a colpi di pistola ieri sera a Catino. Gli investigatori stanno concentrando la propria attività sul movente familiare, riconducibile ad un vecchio screzio tra la moglie della vittima e la sorella di quest’ultima, rimasta ferita a colpi di un mattarello. Anche tra scaglioso e il cognato, essendo i due appartenenti a clan criminali diversi, non correva buon sangue.

La vittima, sua moglie e la figlia 16enne, secondo quello che siamo riusciti ad apprendere, stavano scendendo di casa per andare dal fisioterapista in quanto la ragazza era stata recentemente investita da un auto fuori da scuola. Proprio in quel momento nel portone entrava la sorella della donna. A causa di vecchi rancori, le due sarebbero arrivate alle mani.

La moglie della vittima, a quel punto, sarebbe salita in casa procurandosi il mattarello con cui avrebbe picchiato la sorella, ferendola. La rissa, alla quale avrebbe partecipato la figlia della donna ferita, non sarebbe sfuggita ad un conoscente rimasto in auto fuori dall’abitazione. Sentendo le urla, l’uomo si sarebbe armato, probabilmente con la pistola che custodiva in auto, e avrebbe iniziato a fare fuoco all’indirizzo di Scaglioso, che nel frattempo, aveva raggiunto il porticato.

Prima alcuni colpi alle gambe, sparati a distanza, poi, i 4 all’addome risultati fatali. La zona è ben ripresa dalle telecamere e, proprio dalle immagini acquisite dagli investigatori, potrebbe arrivare a stretto giro l’individuazione del colpevole.