A diffondere la notizia del fermo di Roberto Di Matteo, cameraman 37enne originario di Sannicandro di Bari, è stato papà Antonio, ex presidente dell’Amtab, sulla sua pagina facebook: “Roberto è stato fermato in Venezuela mentre stava svolgendo il suo lavoro di giornalista. Domani dovrebbe essere processato”.

Roberto Di Matteo è un cameraman iscritto nell’albo dei giornalisti pubblicisti della Puglia, seppure vive da tempo a Roma. Fa parte del gruppo “Gli occhi della guerra” e, come riferito dal padre: “È in Venezuela per realizzare un reportage sulla situazione del Paese insieme ad un giornalista svizzero”.

Secondo quanto abbiamo appreso, nelle scorse ore i due sarebbero stati fermati insieme al giornalista venezuelano che li accompagnava. “Non sappiamo quali accuse vengano mosse loro – continua il padre di Roberto -. La Farnesina è stata avvertita. Domani il giudice dovrebbe fissare l’eventuale udienza del processo. Non so altro. Mi metterò in contatto con la Farnesina al più presto”.

In attesa di avere notizie certe, vi proponiamo ciò che “Bobomatto”, dice di sè sul sito internet www.occhidellaguerra.it: “Mi chiamo Roberto Di Matteo ma sul web il mio nome di battaglia è Bobomatto. Figlio della crisi ho studiato per essere un regista ma, grazie a “Il Giornale” e a “Gli occhi della Guerra”, sono riuscito a reinventarmi giornalista ed ora realizzo videoreportage nelle zone calde del globo. Parlo spagnolo, inglese e francese ma la mia prima lingua resta il dialetto di Sannicandro, piccolo paesino situato nella Murgia Barese di cui sono originario. Viaggio molto, amo le moto e la buona cucina”.