A due anni dal naufragio del Norman Atlantic nel quale morirono 11 persone (altre 18 risultano tuttora disperse), la magistratura barese si appresta a concludere l’incidente probatorio sul relitto, ormeggiato dal febbraio 2015 dinanzi al terminal crociere di Bari. Il traghetto, in viaggio dalla Grecia ad Ancona, naufragò al largo delle coste albanesi nella notte fra il 27 e il 28 dicembre 2014, dopo un incendio scoppiato a bordo.

Quella notte le temperature erano molto rigide e il mare in burrasca. Sulla motonave viaggiavano circa 500 passeggeri. I soccorsi furono difficili e lunghi e molti di quei passeggeri finirono in mare. Undici morirono, altri 18 non sono mai stati ritrovati.
Rimorchiato fino a Brindisi e poi a Bari, il traghetto è stato prima svuotato di tutte le carcasse di tir e auto parcheggiati sui ponti, poi – a partire dal giugno 2015 – sottoposto ad approfondite perizie. Nelle prossime settimane i periti incaricati dal gip di Bari depositeranno la relazione conclusiva sugli accertamenti.