Dipartimento università
Il dipartimento di scienze e comunicazione in via Crisanzio

Sarebbero i responsabili di furti e danneggiamenti all’Ateneo e a negozi del centro di Bari, fra gennaio e giugno 2015. Con questa accusa il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Bari Alessandra Piliego ha condannato a pene comprese fra i 2 anni e 2 mesi e i 10 mesi di reclusione cinque ragazzi, probabili membri di una banda.

Il gruppo, che secondo la magistratura barese si sarebbe resa protagonista di altri sette episodi criminosi, sarebbe composta da ragazzi di nazionalità italiana, romena, senegalese e indiana, di età compresa fra i 20 e i 36 anni, tutti con precedenti penali. Per i tre minorenni gli atti sono stati trasmessi alla Procura presso il tribunale per i minori.

Gli imputati furono arrestati dalla Polizia nel febbraio scorso con le accuse di furto aggravato, ricettazione e riciclaggio. Il bottino del furto al Dipartimento di Scienze della formazione, psicologia e comunicazione in via Crisanzio è stato ragguardevole: 11 IMac Apple, 13 notebook, tre videoproiettori, due tablet, un monitor TV 39 pollici, tre hard disk esterni, un Macbook, una stampante multifunzione e diversi toner.

Oltre al colpo all’università, alla banda sono contestati il furto di 9 borse Montblanc del valore di 6mila euro in una cartoleria, occhiali da sole rubati da un’ottica e diversi tentativi di furto in tabaccherie, con danneggiamenti a impianti di videosorveglianza e grate d’ingresso degli esercizi commerciali.